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La Procura di Roma aveva già ricevuto una segnalazione sul pestaggio di Stefano Cucchi già il 16 ottobre, il giorno della traduzione del ragazzo romano, morto il 6 giorni dopo, da Piazzale Clodio a Regina Coeli. Lo ha detto al Giornale Radio Rai Donato Capece, segretario del Sappe, sindacato degli agenti penitenziari.

“Il 16, durante la traduzione da piazzale Clodio a Regina Coeli, l’ispettore alla guida della scorta che era nel furgone assieme a cinque detenuti, Cucchi e gli altri, tra cui il detenuto africano, ha sentito questo chiacchiericcio che era in atto, tra Cucchi e gli altri. Stefano Cucchi veniva deriso proprio perchè presentava tumefazioni, lesioni. Sembrerebbe che Cucchi, durante questo percorso, abbia detto: durante la notte ho il fatto il sacco, ho fatto il pugilato”.

L’ispettore della scorta avrebbe riferito quanto sentito durante il percorso all’ispettore capo, A.L.R. che lo stesso giorno, il 16 ottobre, avrebbe chiesto e ottenuto di essere ascoltato dal pm. Il Giornale Radio Rai ha avuto conferma dallo stesso ispettore A.L.R. della segnalazione fatta il 16 ottobre alla magistratura.