Tempo di lettura: 2 minuti

Ora gli Aldrovandi vogliono delle scuse. Ottenute quelle di Michele Mirabella, ora i genitori di Federico puntano a quelle dell’on. Carlo Giovanardi. Invitati venerdì scorso al programma televisivo di Rai Tre “Cominciamo bene estate”, Patrizia Moretti e Lino Aldrovandi, mentre raccontavano la storia del figlio morto a 18 anni durante una colluttazione con quattro agenti di polizia, hanno avuto come “controparte” l’esponente dell’Udc che all’epoca dei fatti era ministro per i Rapporti con il Parlamento e riferì in aula sulla vicenda.

Durante la trasmissione Giovanardi ha definito “eroinomane” Federico. Quella parola, però, non era mai stata pronunciata in nessuna consulenza né perizia. Non si era mai detto nelle carte processuali che il ragazzo potesse essere un consumatore dipendente di eroina. Di qui lo sdegno dei genitori che in un primo momento avevano anche pensato ad azioni legali contro l’ex viceministro.

“Certo che è difficile in dieci minuti spiegare in televisione “una morte” e quello che ne è seguito in 22 mesi e 2 giorni – scriveva il padre sul blog alcuni giorni fa -. Ma quando si sentono persone importanti (solo nei ruoli), ma piccole nell’anima e nel cuore, parlare senza conoscere, per sentito dire o per altro…, questo toglie il respiro, uccide, come quel 25 settembre 2005”.

Da allora sono piovute tantissime lettere e mail di protesta per le dichiarazioni del parlamentare e per il comportamento a detta di molti “parziale” tenuto dal conduttore. Lettere e mail che hanno riempito il blog e sono finite anche sul sito web di Giovanardi.

Il primo risultato concreto sono state le scuse di Mirabella arrivate ieri. “Ha chiamato qui a casa, erano circa le 19 – racconta Patrizia Moretti -. Ha chiesto scusa e manifestato pentimento per l’effetto delle sue parole e ha denunciato la propria ignoranza del caso in molti punti (quelli fondamentali, tipo gli esiti delle perizie e il rinvio a giudizio dei 4 agenti per omicidio colposo). La realtà è che noi ci fidavamo di lui, il suo nome era una garanzia, e per questo in quella trasmissione ci ha ferito moltissimo. Tanto quanto Giovanardi, ma da lui ce lo potevamo aspettare. Da Mirabella no. Ora da Michele Mirabella aspettiamo una voce, una parola chiarificatrice. Anche da Giovanardi vorrei delle scuse, ma non me le aspetto”.

Secondo i genitori Giovanardi sarebbe “rimasto ancorato, dopo tutto quello che è emerso, grazie al difficile lavoro degli inquirenti (avvocati, magistrati e agenti e periti) all’idea iniziale che Federico era un drogato, ora addirittura additato per eroinomane, quando dopo ben tre perizie si è chiarito definitivamente che Federico non era un tossicodipendente (come invece dicono l’ex ministro e le sue ex fonti)”.