Da un podcast alla formazione clinica. È questo l’avventuroso percorso di Illuminismo Psichedelico, trasmissione prodotta dall’Associazione Luca Coscioni e condotta dal giornalista Federico di Vita, che da contenuto di nicchia è diventata negli anni un punto di riferimento nel dibattito italiano sulla psichedelia. Nasce così Illuminismo Psichedelico Academy: la prima scuola nazionale dedicata alle terapie condotte con psichedelici.
Il percorso, rivolto a medici, psichiatri, psicologi e psicoterapeuti, conta 300 ore di lezione distribuite in 16 mesi – da gennaio 2026 ad aprile 2027 – ed è accreditato con 50 ECM (i crediti formativi per l’aggiornamento nelle professioni sanitarie). Si terrà nei centri culturali SpazioPiù e MicHub di Pescara e si colloca tra i programmi più strutturati d’Europa insieme a quelli della Mind Foundation e della Open Foundation. A dirigerlo ci sono gli psicoterapeuti Sara Ballotti e Raffaello Caiano e il chimico Enrico Greco. Secondo di Vita i tempi erano maturi: “Sono in contatto con antipsichiatri agguerriti, psicoterapeuti e ricercatrici coraggiose, antropologi immersi in contesti ancestrali, politici che hanno fatto dell’estensione dei diritti la loro missione, giuristi votati alla modulazione della coscienza, intellettuali intenti a spostare le frontiere del percepibile e del dicibile, palliativisti in ricerca di pace per chi soffre, etnobotanici sul punto di fondare una scienza delle droghe, neuroscienziati e chimici che testimoniano come la ricerca dell’alterazione della coscienza sia antica quanto la civiltà”.
In Italia non è ancora possibile somministrare psichedelici in assetto terapeutico, ma un precedente esiste già con l’esketamina, commercializzata come Spravato e approvata per le depressioni resistenti. A differenza degli antidepressivi tradizionali, la sua somministrazione richiede competenze specifiche e una particolare sensibilità clinica. “Si tratta di strumenti farmacologici con meccanismi d’azione differenti rispetto agli psicofarmaci tradizionali”, spiega la ricercatrice Georgia Wilson Jones, che al corso terrà un modulo sulla Fenomenologia dell’esperienza psichedelica. “Il loro utilizzo richiede preparazione specifica, sensibilità e consapevolezza. È per questo che la formazione dei professionisti non dovrebbe essere rimandata, così da creare lo spazio per cogliere appieno il valore terapeutico delle esperienze trasformative che gli psichedelici possono generare”.
Il corpo docente include nomi di rilievo: il drogologo Giorgio Samorini, il neuroscienziato Tommaso Barba (Imperial College di Londra), Nicola De Pisapia (Università di Trento), gli psichiatri Piero Cipriano e Fabio Villa – attivo in Svizzera con terapie assistite da MDMA e psilocibina – e ancora Michele Metelli, riferimento italiano per la Respirazione Olotropica, Bruno Neri (Università di Pisa) e Giovanni Martinotti, docente di Psichiatria all’Università di Chieti e autore del primo trial clinico in Italia sull’uso della psilocibina contro la depressione resistente.
Il direttore didattico Raffaello Caiano chiarisce la natura del percorso: “Non si tratta di un master universitario né di una scuola di specializzazione, ma di un percorso di formazione avanzata e di aggiornamento professionale. Il corso offre una preparazione solida, multidisciplinare e basata sull’evidenza scientifica, arricchita anche da una prospettiva umanistica ed esperienziale”. Il programma si concluderà con il convegno annuale di Illuminismo Psichedelico, che ospiterà interventi dal mondo letterario e culturale, con la partecipazione, tra gli altri, di Nicola Lagioia, Vanni Santoni ed Edoardo Camurri. Un segno di come la psichedelia, da frontiera di ricerca, stia entrando a pieno titolo nelle maglie della cultura e della formazione clinica italiane.
Programma e info su illuminismopsichedelico.it
