“Il progresso della medicina è lento e difficile. Ciò è detto senza ironia. Tanto più lento e difficile quanto più questa disciplina riceve ed accoglie la delega di interpretare fenomeni che con essa non hanno a che fare se non per le apparenze dei loro stadi conclusivi. Il problema della ingiustizia, della miseria, della violenza, percorre la storia. La medicina coglie i segni che ‘le competono’ e ne fa talvolta – nel rispetto ossequioso dei paradigmi – capitoli non gloriosi, ma consistenti della sua storia” (Giorgio Bignami in “Terre di confine – Soggetti, modelli, esperienze dei servizi a bassa soglia” Edizioni Unicopli a cura di Grazia Zuffa, Patrizia Meringolo, Stefano Bertoletti, Maria Stagnitta).)
L’inizio del 2025 continua a procurare alla comunità di Forum Droghe e della Società della Ragione grande dolore. Dopo l’improvvisa morte di Grazia Zuffa, il 16 marzo è scomparso Giorgio Bignami, Presidente Onorario di Forum Droghe e amico di tutti noi.
Medico, farmacologo, ricercatore, è stato un intellettuale impegnato e studioso delle ricadute sociali della ricerca scientifica. Ha dato un importante contributo all’innovazione della psichiatria, insieme a Franca e Franco Basaglia. Si deve a lui il primo Progetto nazionale salute mentale, mentre ricopriva la carica di segretario del “Centro OMS per la ricerca e la formazione nel campo della salute mentale in Italia”.
Come presidente di Forum Droghe, Giorgio ha saputo coniugare la sua vasta competenza di ricercatore con una straordinaria capacità di ascolto. Nonostante il suo grande bagaglio di conoscenze e il suo indiscusso sapere, ha sempre guidato l’associazione con umiltà, mettendosi a disposizione, accogliendo ogni contributo con rispetto e valorizzando il lavoro collettivo. La sua leadership non si è mai imposta, ma è stata caratterizzata dalla disponibilità a essere punto di riferimento e sostegno, piuttosto che figura direttiva. È stato capace di stare sempre “alla pari” con tutti, sapendo riconoscere il valore di ogni singola voce. Ricordo ancora le sue telefonate in cui mi chiedeva chiarimenti e consigli.
Giorgio fu capace di portare la sua intelligenza anche al di fuori dei suoi campi naturali di studio e ragionamento, dopo 40 anni trascorsi come ricercatore all’Istituto Superiore di Sanità. A Bignami dobbiamo infatti l’intuizione che poi portò alla dichiarazione di illegittimità costituzionale della legge Fini-Giovanardi. Era il 2012, a Siracusa: durante un seminario sulle politiche sulle droghe con esperti internazionali di altissimo livello, organizzato dalla Società della Ragione, Giorgio introdusse nel dibattito una recentissima decisione della Corte contro la pratica – più volte criticata – di inserire nuove norme nelle leggi di conversione dei decreti legge. Così si aprì la strada al prezioso lavoro curato poi da Luigi Saraceni – anche lui scomparso lo scorso anno – e Fabio Valcanover che portò all’eccezione di costituzionalità presentata dalla Corte di Cassazione e quindi alla bocciatura, per vizi procedurali, della peggiore legge italiana sulle droghe.
Ho avuto il privilegio di essere stata sua Vice Presidente e successivamente di succedergli alla presidenza dell’associazione. La sua Presidenza è stata per me un esempio di leadership colta e discreta, una presenza capace di “nutrire” e “sostenere” la nostra associazione. La sua capacità di unire rigore scientifico e sensibilità umana ha fatto di lui una figura indimenticabile, ci rimangono i suoi scritti che continueranno a orientare il nostro lavoro.
In questo momento di tristezza, il pensiero di tutte e tutti noi va alla sua famiglia e a chi gli è stato più vicino. La sua eredità di conoscenza, impegno e disponibilità resterà viva in ciascuno di noi.