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L’UNODC ha lanciato ieri a Vienna il proprio volume sul trattamento medico delle dipendenze che trovate on line (formato pdf, in inglese) nella sezione rapporti e ricerche del Mappamondo di Fuoriluogo.it. Durante la presentazione, Gilberto Gerra, Capo del settore Prevenzione e Salute dell’UNODC ha dichiarato: “dobbiamo smettere di stigmatizzare i consumatori. Bisogna fornire loro trattamenti medici di alta qualità, consulenza e seguirne il percorso di recupero, non incarcerarli”.

Il volume è intitolato “From coercion to cohesion: Treating drug dependence through health care, not punishment” e mette in luce come la repressione e la detenzione dei consumatori nel mondo sia in crescita e come spesso porti alla violazione dei diritti umani, in contraddizione con le modalità di approccio ai consumatori di sostanze raccomandati a livello internazionale.

Anche per questo la prevalenza di sieropositivi fra i detenuti è molto superiore a quella della popolazione generale, sia per l’assenza di programmi di prevenzione e cura, che per le pratiche di iniezione non sicure.

Nella conferenza di lancio del documento i partecipanti hanno analizzato il ruolo dei settori della sicurezza e della salute pubblica nell’implementazione dei trattamenti per dipendenza da sostanze, sottolinenando come dovrebbero essere basati sulle evidenze scientifiche, rispettare i diritti umani dei consumatori e promuovere la prevenzione delle malattie, con ovvio riferimento all’HIV. Nel rapporto si è infine evidenziato come trattamente volontari e basti sulla costruzione di una comunità sono non solo più attraenti ed efficaci, ma farebbero anche risparmiare risorse economiche rispetto ad altri approci.

Chissà cosa ne penserà Fedotov, il nuovo Zar russo all’UNODC…