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‘Se ci fosse un’operazione che riguardasse migliaia di tossicodipendenti destinati in altri luoghi e non nel carcere, noi avremmo sgonfiato la bomba del sovraffollamento’. Lo ha detto Franco Corleone, garante dei diritti dei detenuti del comune di Firenze, che oggi ha annunciato l’idea di un ‘progetto pilota innovativo a livello nazionale, ancora in fase di progettazione’, che prevederebbe di trasferire, in affidamento, 100 detenuti tossicodipendenti dal carcere di Sollicciano a centri specializzati.
Corleone ha spiegato che il progetto, ‘un affidamento speciale dei tossicodipendenti con meno di sei anni a fine pena’, e’ stato presentato alla Regione Toscana. ‘Su questo – ha aggiunto -, nei giorni scorsi, c’e’ stato un confronto anche con la Asl e con le comunita’ terapeutiche. A livello preliminare c’e’ una disponibilita’ della Regione ad immaginare un progetto di questo genere. Ora occorre trovare le risorse, ma mi auguro che si vada avanti: sarebbe un segnale per tutta Italia. L’idea e’ di non costruire nuove carceri, ma eliminare le ragioni del sovraffollamento’.

‘A livello nazionale – ha detto ancora Corleone – i detenuti tossicodipendenti sono il 33% del totale; a Sollicciano il 38%, di cui 235 donne. E’ doveroso trovare i fondi economici e coinvolgere la magistratura nell’avviare, su tutto il territorio nazionale, esperimenti di trasferimento come quello che stiamo progettando a Firenze’.