Vento di scandali in casa “House”. A quanto pare durante le riprese della serie televisiva americana, tra una pausa e l’altra, per allietare le ore verrebbero organizzati festini a base di droga, sesso e addirittura “giochi” con armi. A denunciarlo Carl Jones, un ex assistente di produzione, che ha chiesto un risarcimento di 1milione di dollari alla casa di produzione Universal perché licenziato “per non averne mai preso parte”.
“I party sul set erano praticamente una quotidianità e chi non vi partecipava veniva escluso o perfino licenziato”, come è accaduto a Carl Jones. A riportarlo il sito di gossip TMZ.
Secondo la denuncia, depositata in tribunale a Los Angeles, Jones avrebbe subito mobbing e discriminazioni quando si rifiutò di prendere parte ai festini, che includevano anche “visite a strip bar, giochi il cui obiettivo era ubriacarsi o drogarsi, sesso sul set, lanci di coltelli o giochi con una pistola”.
Di fronte al rifiuto, i suoi superiori lo avrebbero insultato chiamandolo “frocetto”, “fighetta”, “schiavo”, “idiota”, “ritardato”. Fino al licenziamento. La Universal, casa produttrice di House, naturalmente, non ha rilasciato alcun commento sulla vicenda.