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Il mercato globale della cocaina, eroina e cannabis si è ridotto o è rimasto stabile, mentre è aumentata la produzione e l’abuso di farmaci oppiacei e di nuove droghe sintetiche. E’ quanto afferma il Rapporto mondiale dell’Onu sulla Droga 2011 presentato oggi presso la sede delle Nazioni unite dal Segretario Generale Ban Ki-moon; da Yuri Fedotov, direttore esecutivo dell’Ufficio delle Nazioni unite contro la Droga e il Crimine (Unodc); da Joseph Deiss, presidente dell’Assemblea Generale; da Gil Kerlikowske, direttore del Dipartimento delle Politiche anti-droga della Casa Bianca e da Viktor Ivanov, capo del Servizio federale russo anti-droga.
La coltivazione illegale del papavero da oppio e di coca è limitata a pochi Paesi. Nonostante il forte calo della produzione di oppio ed una leggera riduzione della coltivazione della coca, in generale, la loro produzione è ancora considerevole. A livello mondiale, circa 210 milioni di persone, pari al 4,8 per cento della popolazione compresa tra i 15 e i 64 anni, ha assunto sostanze illegali almeno una volta nel corso dei dodici mesi precedenti. In generale l’uso di droghe, compreso il loro uso problematico, (0,6 per cento della popolazione di età compresa tra i 15 e i 64 anni) è rimasto stabile.
Il mercato globale della cocaina, eroina e cannabis si è ridotto o è rimasto stabile, mentre è aumentata la produzione e l’abuso di farmaci oppiacei e di nuove droghe sintetiche. E’ quanto afferma il Rapporto mondiale dell’Onu sulla Droga 2011 presentato oggi presso la sede delle Nazioni unite dal Segretario Generale Ban Ki-moon; da Yuri Fedotov, direttore esecutivo dell’Ufficio delle Nazioni unite contro la Droga e il Crimine (Unodc); da Joseph Deiss, presidente dell’Assemblea Generale; da Gil Kerlikowske, direttore del Dipartimento delle Politiche anti-droga della Casa Bianca e da Viktor Ivanov, capo del Servizio federale russo anti-droga.
La coltivazione illegale del papavero da oppio e di coca è limitata a pochi Paesi. Nonostante il forte calo della produzione di oppio ed una leggera riduzione della coltivazione della coca, in generale, la loro produzione è ancora considerevole. A livello mondiale, circa 210 milioni di persone, pari al 4,8 per cento della popolazione compresa tra i 15 e i 64 anni, ha assunto sostanze illegali almeno una volta nel corso dei dodici mesi precedenti. In generale l’uso di droghe, compreso il loro uso problematico, (0,6 per cento della popolazione di età compresa tra i 15 e i 64 anni) è rimasto stabile.

Nel 2010 la coltivazione mondiale del papavero da oppio ha raggiunto i 195.700 ettari circa, registrando un lieve incremento rispetto al 2009. La produzione di oppio in Afghanistan, invece, è diminuita del 38% scendendo a 4.860 tonnellate a causa di una patologia delle colture. Ciononostante, la maggior parte della produzione si registra ancora in Afghanistan (3.600 tonnellate o 74% del totale mondiale). La coltivazione è invece aumentata del 20% a Myanmar, rispetto al 2009 e di conseguenza la produzione di oppio è passata dal 5% della produzione globale nel 2007 al 12% nel 2010. In Afghanistan a causa dello scarso raccolto, la produzione globale di oppio tra il 2007 e il 2010 è diminuita del 45%.
Stando alle cifre dell’Onu, la cannabis rimane di gran lunga la sostanza illegale più prodotta e consumata a livello mondiale anche se i dati sono scarsi. Nel 2009, tra il 2,8 ed il 4,5% della popolazione mondiale tra i 15 e i 64 anni – tra 125 e 203 milioni di persone – ha fatto uso di cannabis almeno una volta negli ultimi dodici mesi. L’Afghanistan ha continuato a produrre la più grande quantità mondiale di resina di cannabis – fino a 145 kg per ettaro, rispetto ai 40 kg per ettaro del Marocco. Nel 2010, gli agricoltori afgani hanno notato che la pianta di cannabis è una coltura molto più redditizia rispetto al papavero da oppio.
Secondo il rapporto è in aumento la produzione, il traffico ed il consumo di stimolanti di tipo anfetaminico, soprattutto nel Sud-est asiatico dove “ai miglioramenti nei mercati delle droghe tradizionali si contrappone una moda per le sostanze sintetiche cosiddette ‘designer drugs’, che imitano le sostanze illegali”.
Molte sostanze non regolate vengono commercializzate come ‘sballi legali’, sostitutivi delle sostanze stimolanti illegali, come la cocaina o l’ecstasy. La metanfetamina, una sostanza che crea una forte dipendenza, si sta diffondendo in tutta l’Asia orientale e nel 2009, dopo diversi anni di declino, ha cominciato a diffondersi nuovamente nel Nord America. Difatti, il 2009 è stato un anno record per quanto riguarda i sequestri di droghe sintetiche, in gran parte determinati da intercettazioni di metanfetamine – la cui produzione in quell’anno è aumentata di oltre un terzo (15,8 tonnellate) rispetto al 2008 (11,6 tonnellate) – particolarmente a Myanmar. Questo Paese è uno dei principali produttori di pillole di metamfetamina nell’area del Sud-est asiatico, ma anche l’Africa sta emergendo come produttore di metanfetamine destinate all’Asia orientale.