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“Controlli specifici sui ‘rave party ‘considerando che sono molto difficili da prevenire perche’ organizzati attraverso siti Internet clandestini e con il sistema del passaparola. Istituire quindi una unita’ investigativa specializzata per porre fine a ‘rave party’ non autorizzati”. E’ la richiesta del parlamentare del Pdl Giampiero Catone, in relazione alla morte di Nicole Passetti, uccisa dall’ecstasy durante un ‘rave party’ a Lido di Venezia. “Piu’ vigilanza quindi – ha continua Catone – per evitare che adunanze di centinaia di ragazzi immersi tra i fumi dell’alcol e mix di droghe portino a conseguenze tragiche che troppo spesso si verificano con queste manifestazioni illegali come avvenuto lo scorso giorno a Venezia con la morte di una minorenne”.

‘Per numero, diffusione e morti ormai i ‘rave party’ sono un pericolo grave per i giovani italiani. E’ assurdo che nei meandri dei tanti decreti non si sia trovato il modo di vietarli, come accade in molti Paesi europei’. Lo ha dichiarato, in una nota, Luca Volonte’ dell’Unione di centro. ‘Il Governo emani un decreto – ha continuato Volonte’ – in questo caso giustificatissimo e urgentissimo, per evitare lo spaccio incontrollato di mix di droghe e la somministrazione senza ritegno di alcool durante le ‘feste macabre’ estive. Una norma semplice e chiara: sul territorio italiano sono vietati cosiddetti ‘Rave Party’. Le pene siano esemplari. Basta giocare con le parole o inviare mazzi di fiori, bisogna agire’.

“Inutile stracciarsi le vesti e piangere sul latte versato”, ha invece dichiarato la senatrice Donatella Poretti (Radicali-PD). “Per evitare i morti l’unica strada e’ la prevenzione e la riduzione del danno. Accanto all’informazione sull’uso e l’abuso di alcol e di sostanze psicotrope, sarebbe bene che le amministrazioni locali e in particolare le Asl, ogni qualvolta sanno di eventi del genere predispongano le unita’ di strada per analizzare le sostanze in circolazione, prima della loro assunzione.Il pill test infatti, praticato da decenni in Olanda, è un’analisi chimica delle pasticche per permettere ai consumatori di sapere cosa stanno assumendo. Consiste in una postazione fissa di medici all’ingresso dei rave che analizzano su richiesta le pasticche e intervengono in caso di emergenze.
Cosi’ si salvano le vite e non si piangono le lacrime di coccodrillo.”