Tempo di lettura: < 1 minuto

La Corte islamica di Sharja, uno degli Emirati Arabi Uniti (Eau), ha condannato a morte un cittadino iraniano per contrabbando e spaccio di droga. Lo ha riferito oggi il quotidiano Gulf News.
Il condannato, 45 anni e identificato solo come Jamshid T., e’ stato accusato di aver contrabbandato un carico di 282 kg. di hashish proveniente dall’Iran e diretto in Arabia Saudita. La consegna sarebbe avvenuta sull’imbarcazione dell’iraniano, a largo delle coste degli Eau.
L’imputato, cosi’ come gli altri suoi otto coimputati, tutti prosciolti per mancanza di prove, si e’ sempre dichiarato innocente.
La pena capitale negli Eau e’ prevista per i reati di omicidio premeditato, sequestro, stupro, traffico di droga e adulterio.
L’ultimo caso di condanna a morte per lapidazione di un adultero risale allo scorso giugno. Le condanne a morte, che devono obbligatoriamente passare per il riesame d’appello, vengono tuttavia raramente eseguite.