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È stata presentata oggi alla Sala Stampa della Camera dei Deputati la sedicesima edizione del Libro Bianco sulle droghe. Intitolato quest’anno “NON MOLLARE” il Libro Bianco è un rapporto indipendente sugli effetti del Testo Unico sugli stupefacenti (DPR 309/90) sul sistema penale, sui servizi, sulla salute delle persone che usano sostanze e sulla società. È promosso da La Società della Ragione, Forum Droghe, Antigone, CGIL, CNCA, Associazione Luca Coscioni, ARCI, LILA con l’adesione di A Buon Diritto, Comunità di San Benedetto al Porto, Funzione Pubblica CGIL, Gruppo Abele, ITARDD, ITANPUD, Meglio Legale e EUMANS.

Ogni anno viene presentato in occasione del 26 giugno, Giornata mondiale sulle Droghe, nell’ambito della campagna internazionale di mobilitazione Support! Don’t Punish che chiede politiche sulle droghe rispettose dei diritti umani e delle evidenze scientifiche e che quest’anno coinvolgerà oltre 250 città in circa 100 paesi.

Droghe e carcere, si può far peggio?

Nella sua sedicesima edizione il Libro Bianco sulle droghe centra le sue analisi politiche intorno all’appuntamento della Conferenza sulle droghe, che il Governo Meloni sta organizzando per il 7 e 8 Novembre 2025 all’EUR a Roma. La rete per la riforma delle politiche sulle droghe ha deciso, viste modalità, censure ed esclusioni del percorso governativo di auto organizzare una contro-conferenza, negli stessi giorni alla Città dell’Altra Economia a Testaccio. In questo senso sono ospitati spunti e riflessioni rispetto al dibattito pubblico in tema di droghe, servizi e carcere con una particolare attenzione ai provvedimenti del governo, come il decreto sicurezza, che non fanno altro che appesantire l’impatto delle norme penali sulla marginalità. Non ce ne era certo bisogno, dopo il decreto anti-rave e quello su Caivano che ha irragionevolmente aumentato le pene per la lieve entità e facilitato l’ingresso in carcere per i minori. Ma, riprendendo il titolo di questa edizione (un tributo al centenario della prima rivista clandestina durante il fascismo diretta dai fratelli Carlo e Nello Rosselli), una situazione già pessima, in questo contesto, può solo peggiorare: per questo non bisogna mollare.

Il contesto internazionale

Nella seconda parte come consuetudine sono contenuti approfondimenti sul dibattito internazionale sulle politiche sulle droghe. In particolare, viene dato particolare risalto agli esiti dell’ultima Commissione Droghe dell’ONU. A Vienna, a marzo scorso, un voto a sorpresa ha infatto dato il via alla prima revisione esterna del sistema globale di controllo delle sostanze stupefacenti. Un’occasione unica per costringere l’apparato proibizionista a fare i conti con oltre 60 anni di insuccessi e con i danni provocati, in primis alla salute e ai diritti delle persone che usano sostanze.

Dedicato a Grazia Zuffa

Questo è anche il primo Libro Bianco realizzato senza il fondamentale apporto di Grazia Zuffa, scomparsa improvvisamente lo scorso febbraio. Proprio a lei e alla sua pervicace volontà di conoscenza, approfondimento e confronto vuole essere dedicata questa sedicesima edizione. Per sottolineare quanto fosse importante il suo contributo vengono ripubblicati due suoi saggi, che aiutano il lettore ad avere una bussola sicura rispetto ai contesti nazionali e internazionali.

LE DROGHE E LA REPRESSIONE. I dati in pillole

Dopo 35 anni di applicazione del Testo Unico sulle droghe e 16 anni di pubblicazione del Libro Bianco sulle droghe, i dati purtroppo si confermano, sia nei valori assoluti che nella tendenza al peggioramento.

Gli effetti penali (dell’art. 73 in particolare) sono sempre più devastanti in un contesto di sovraffollamento carcerario e confermano come la Jervolino-Vassalli continui a essere il principale veicolo di ingresso nel sistema della giustizia italiana e nelle carceri.

Come ripetiamo da anni la legislazione sulle droghe e l’uso che ne viene fatto sono decisivi nella determinazione dei saldi della repressione penale: la decarcerizzazione passa attraverso la decriminalizzazione delle condotte legate alla circolazione delle sostanze stupefacenti così come le politiche di tolleranza zero e di controllo sociale coattivo si fondano sulla loro criminalizzazione. Basti pensare che in assenza di detenuti per art. 73. o di quelli dichiarati tossicodipendenti, non vi sarebbe il problema del sovraffollamento carcerario, come indicato dalle simulazioni prodotte. Dopo 34 anni di applicazione non possiamo più considerare questi come effetti collaterali della legislazione antidroga, ma come effetti evidentemente voluti.

Continuano a salire in termini assoluti, +4,9%, gli ingressi in carcere per droghe: 11.220 dei 43.489 ingressi nel 2024 sono stati causati dall’art. 73 del Testo unico, detenzione a fini di spaccio. Si tratta del 25,8% degli ingressi (era il 26,3% nel 2023).

I detenuti in carcere sfiorano quota 62mila (61.861 al 31 dicembre 2024). Di questi 13.354 lo erano a causa del solo art. 73 del Testo unico. Altri 6.732 in associazione con l’art. 74 (associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope), solo 997 esclusivamente per l’art. 74. Complessivamente il 34,1% del totale. Sostanzialmente il doppio delle media europea (18%) e molto di più di quella mondiale (22%).

Si confermano catastrofici i dati sugli ingressi e le presenze di detenuti definiti “tossicodipendenti”: vengono dichiarati tali il 38,8% di coloro che entrano in carcere, mentre al 31/12/2024 erano presenti nelle carceri italiane 19.755 detenuti “certificati”, il 31,9% del totale. Non erano mai stati così tanti dal 2006 ad oggi.

Le conseguenze sulla Giustizia

Continuano a venirci negati i dati, pur pubblici, sui processi, per cui rimaniamo fermi al 2023. Questi raccontano un paese in cui sono aperti quasi 120.000 fascicoli per procedimenti penali per droghe: per violazione dell’articolo 73 e 74 sono rispettivamente 170.292 e 45.285.

Le misure alternative

Continua l’allargamento della sfera penale che supera quota 150.000, con la perenne crescita delle misure alternative, che sono in realtà una alternativa alla libertà invece che alla detenzione. In un contesto di forte domanda di controllo sociale istituzionale, gli strumenti di diversion e quelli di probation consentono di ampliare l’area del controllo, piuttosto che di limitare quello coattivo-penitenziario. Ne è segno il fatto che oltre ai quasi 62.000 detenuti al 31/12/2024 erano in carico per misure alternative e sanzioni di comunità (Messa alla Prova) ulteriori 93.475 soggetti, quasi 10.000 in più rispetto al 2023 (+11,6%).

Le segnalazioni e le sanzioni amministrative per il consumo di droghe illegali

Il consolidamento molto lento dei dati dei dati ci fa essere cauti sul definire trend. Nel 2024 sono al momento registrate 36.960 segnalazioni. Di queste circa il 38% finisce con una sanzione amministrativa (12.353), le più comuni la sospensione della patente (o il divieto di conseguirla) e del passaporto. Questo anche in assenza di un qualsiasi comportamento pericoloso messo in atto dalla persona sanzionata. La repressione continua ad abbattersi sui minori, che confermano i numeri del 2023, in attesa del loro consolidamento. Si tratta di 3.722 adolescenti che entrano così in un percorso sanzionatorio stigmatizzante, alla fine dei conti desocializzante e controproducente. La quasi totalità dei minori, il 97,7%, è segnalato per cannabis. Risulta irrilevante la vocazione “terapeutica” della segnalazione al Prefetto: solo 410 sono state sollecitate a presentare un programma di trattamento socio-sanitario; nel 2007 erano 3.008. Anche gli inviti a presentarsi al SERD continuano a diminuire (3.792). La repressione colpisce principalmente persone che usano cannabis (77,4%), seguono a distanza cocaina (15,8%) ed eroina (2,8%) e, in maniera irrilevante, le altre sostanze. Dal 1990 1.463.442 persone sono state segnalate per possesso di droghe per uso personale, 1.074.754 di queste per derivati della cannabis.

Gli altri contenuti

In appendice le proposte di legge per la riforma del Testo Unico sulle droghe promosse della Società Civile.

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    Aggiunto in data: 26 Giugno 2025 0:47 Dimensione del file: 3 MB Download: 306