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Un terzo degli americani di meno di 23 anni è stato arrestato almeno una volta. E’ il drammatico record che emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Pediatrics.
‘L’arresto e’ un’esperienza piuttosto comune’, spiega Robert Brame, criminologo presso la University of North Carolina-Charlotte ed autore principale della ricerca, basata sui dati raccolti dal Bureau of Labor Statistics tra il 1997 e il 2008.
I numeri hanno mostrato un netto incremento rispetto ad un rapporto precedente pubblicato 44 anni or sono dal criminologo Ron Christensen. Se allora la percentuale dei ragazzi arrestati entro i ventitre’ anni era del 22 per cento, ora supera il 30 per cento, a causa anche dell’aumento degli arresti per droga e violenze domestiche.
Spesso gli arresti non si trasformano in incriminazioni e processi, ‘ma costituiscono comunque una macchia indelebile nella vita dei giovani statunitensi, rendendo loro piu’ difficile ottenere prestiti, trovare lavoro o affittare una casa’, spiega Megan Kurlycheck, esperta di delinquenza giovanile e docente presso l’universita’ di Albany.
‘Questi episodi hanno conseguenze gravi per i ragazzi – aggiunge la Kurlycheck -. La societa’ e’ molto meno tollerante per reati minori come il furto di un’iPod o il consumo di marijuana’.