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Il direttore del Cisen (Centro de Investigacion y Seguridad Nacional), Guillermo Valdes, ha denunciato il rischio che i cartelli della droga si siano insinuati nelle campagne di alcuni legislatori. “Il Parlamento non ne e’ esente, non scartiamo la possibilita’ che il denaro delle droghe si sia infiltrato nelle campagne (di alcuni legislatori)”, ha spiegato il funzionario dei Servizi in un’intervista pubblicata dal Financial Times. Valdes sostiene che le istituzioni democratiche del Paese sono sotto la minaccia di potenti cartelli.

Da parte sua, il Secretario de Gobernacion, Juan Camilo Mourinho Terrazo, ha dichiarato che fino a questo momento non esiste alcun indizio di un caso concreto o particolare che rimandi a infiltrazioni del narcotraffico nelle campagne politiche, e ha espresso il suo rispetto al Potere Legislativo. In una conferenza stampa, tenuta in Guatemala, Mourinho Terrazo ha dichiarato che se ci fossero stati degli indizi “avremmo gia’ operato in conformita’ della legge. E’ semplicemente un rischio che dobbiamo continuare a impedire, per il bene delle istituzioni in Messico”.
D’accordo con il direttore del Cisen, il coordinatore del Partido de la Revolucion Democratica (PRD) alla Camera dei deputati, Javier Gonzales Garza. Il leader del Prd ha chiesto a Valdes di rendere noti i nomi dei legislatori che sarebbero coinvolti nel narcotraffico. Si e’ detto “assolutamente sicuro che nelle campagne politiche ci sia del denaro di troppo”, e che una parte di questo denaro provenga dal narcotraffico, a conferma delle dichiarazioni del capo dei Servizi. Il coordinatore del PDR sostiene che il Cisen dovrebbe fornire le informazioni in suo possesso, e ha ricordato i vari attentati avvenuti in questa legislatura contro dei legislatori- come David Figueroa del Partido Accion Nacional (PAN) e Horacio Garza del Revolucionario Institucional (PRI), per cui Veldes dovrebbe riferire se ci sono delle indagini al riguardo.