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MILANO – Era appena tornata a casa con il compagno di 28 anni, dopo una serata con amici in cui aveva assunto cocaina e forse anche alcol. Poco prima delle 6 del mattino Giuliana, 31 anni, si è buttata dal primo piano dell’abitazione in cui vive, in via San Gregorio 6, con in braccio il suo bambino di appena quattro mesi. Secondo quanto riferito dal convivente alla polizia, la donna gridava come se volesse scappare da un pericolo immaginario; poi si è lanciata nel vuoto dalla parte del cortile interno dello stabile. Il giovane padre del bambino, sempre secondo il suo racconto, avrebbe tentato di farla desistere dall’intenzione di buttarsi.
PROBLEMI PSICOLOGICI – Il 28enne, che ha qualche precedente per stupefacenti, ha spiegato che da qualche mese, già prima del parto, Giuliana mostrava alcune difficoltà psicologiche. Gli investigatori vogliono capire più a fondo quali fossero i rapporti tra i due conviventi e quale fosse il loro stile di vita. Per il momento si sa che lui lavora come consulente immobiliare e lei come commessa. Nell’appartamento e nelle tasche della donna sono state trovate tracce di cocaina.
ALLONTANATO IL BIMBO – La polizia sta valutando se indagare la madre del bambino per lesioni volontarie gravissime ai danni del figlio, che ha riportato una frattura alla clavicola. Si sono già mossi i servizi sociali, in accordo con gli investigatori, per trovare al piccolo una sistemazione lontano dai genitori. La madre è stata sedata, dopo essere stata portata d’urgenza all’ospedale Fatebenefratelli. Del caso sono stati informati i pm Marcello Musso della Procura e il pm Cascone della Procura presso il Tribunale dei Minori.
I VICINI – «La ragazza gridava in modo forsennato – ha raccontato una condomina dello stabile – e nella foga ho percepito queste parole: “Dio aiutami, Signore aiutami”. Mi sono affacciata e ho visto la ragazza sporgersi dalla finestra. Poi ho sentito il tonfo». La donna, che preferisce restare nell’anonimato, oltre a confermare lo stato di forte alterazione della vicina ha anche riferito che il compagno ha tentato, invano, di trattenere la propria convivente dal folle gesto. «Le gridava: “Stai tranquilla, calmati”. Poi, dopo la caduta, si è precipitato disperato nel cortile». «Sono stato svegliato da grida bestiali – ha confermato un altro vicino, il primo a chiamare i soccorsi – e quando ho aperto la finestra ho visto la donna a terra e il suo bambino poco lontano a pancia all’aria». La coppia vive in affitto nell’appartamento di via San Gregorio da meno di due anni: la donna, dicono alcuni negozianti della zona, è sempre apparsa «solare e sorridente». «L’abbiamo vista spesso portare a passeggio il cagnolino. Mai ci saremmo aspettati un gesto simile».