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La sinistra socialista all’opposizione in Francia rilancia – a meno di un anno dalle elezioni presidenziali – il dibattito sulla depenalizzazione e la legalizzazione controllata della cannabis, contrapposte alla fin qui fallimentare politica di repressione contro i consumatori e i trafficanti.
‘Non e’ piu’ tempo di predicare un’illusoria astinenza – si legge nel rapporto socialista pubblicato da un gruppo di deputati dopo un anno di audizioni di poliziotti, magistrati, sociologi e tossicologi – ma di moderare il consumo dei francesi’. La Francia, osservano i socialisti, continua ad avere una delle piu’ repressive normative europee mentre il consumo e’ uno dei piu’ alti. Per questo, si legge, ‘una legalizzazione controllata’ per gli adulti consentirebbe, ‘grazie all’inquadramento della produzione e della distribuzione, l’instaurazione di una politica di riduzione dei rischi’.
Nonostante la politica proibizionista ininterrottamente osservata dal 1970 ad oggi, circa 4 milioni di persone consumerebbero cannabis almeno una volta all’anno e un terzo di loro sarebbero consumatori regolari. I deputati socialisti vorrebbero creare un’organizzazione nazionale della cannabis che organizzerebbe e gestirebbe la produzione e la distribuzione di tale sostanza, cosi’ come si fa per il tabacco e l’alcol.
‘Lo stato – osservano – dovrebbe essere in grado di fornire questa sostanza, sotto forma di resina o erba, a tutti i consumatori’. Per farlo, bisognerebbe coltivare 53.000 ettari di terra ‘secondo regole rigide per garantire la qualita’ del prodotto’.
Lo stato dovrebbe, secondo i proponenti, controllare anche la distribuzione della cannabis, ‘pur vietandone pubblicita’ e vendita ai minori’.
Il provvedimento viene reclamato con forza anche da diverse autorita’ locali, che lo ritengono l’unico modo per lottare in modo efficace contro i traffici che sono all’origine di tanti episodi di violenza che avvengono nelle grandi citta’ francesi, in particolare nella banlieue di Parigi.
La destra, su questo tema, continua ad essere risolutamente contraria: ‘non e’ perche’ la lotta contro gli stupefacenti e’ difficile che bisogna abbandonarla – ha detto il ministro dell’Interno, Claude Gueant – non ci dobbiamo sbagliare: se il consumo e’ depenalizzato, aumentera’, poiche’ l’accesso sara’ piu’ facile’.