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relazione2012-cop.pngDopo un mese e mezzo di ritardo dovuto a un meticoloso lavoro di controllo del testo di Serpelloni, il Ministro Riccardi ha trasmesso al Parlamento la Relazione annuale sullo stato delle tossicodipendenze con i dati del 2011. Le associazioni che hanno curato il Terzo Libro Bianco sugli effetti della legge Giovanardi faranno un esame accurato dei diversi capitoli per scoprire le perle di quest’anno. In questa sede ci limitiamo a commentare la Presentazione del Ministro.

Va sottolineata la presa di distanza “dall’attività riconducibile per oltre dieci mesi alla responsabilità politica del precedente Governo svolta dal Dipartimento”.

C’è anche una nota finale degna di attenzione. Il ministro Riccardi manifesta il suo interesse al dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere. Un bel passo avanti rispetto alle affermazioni di Giovanardi per cui “la droga è droga” senza alcuna distinzione e i consumi sono da punire esemplarmente allo stesso modo!

Riccardi invita a un confronto ricco e articolato ma evita di entrare nel merito a causa del breve periodo di governo a lui affidato. E’ importante però che il ministro riconosca che la discussione ha coinvolto ambiti qualificati dell’opinione pubblica e che non può essere liquidata sbrigativamente. Se è vero che l’argomento andrà affrontato nelle sedi istituzionali competenti, cioè in Parlamento (ricordo che al Senato è stata presentata una proposta dal sen. Roberto Della Seta) con i tempi e la maturazione dovuti, c’è però qualcosa da fare subito per alleggerire la pesantissima situazione carceraria. Il ministro denuncia il bassissimo utilizzo della possibilità prevista dall’art. 94 del Dpr. 309/90 circa l’affidamento terapeutico per i detenuti tossicodipendenti e assicura che in materia di “carcere e droga” ha già “intrapreso iniziative”. Quali? Noi insistiamo per una iniziativa del governo per cancellare con un decreto legge le norme più odiose della legge in vigore che incarcerano migliaia di consumatori per detenzione relativa a fatti di lieve entità e impediscono ai detenuti tossicodipendenti di usufruire di misure alternative.

Coraggio Riccardi, il suo incarico durerà più di sessanta giorni e in questo caso una fiducia sarebbe benvenuta!

Averroè