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Tre uomini, condannati a morte per traffico di stupefacenti, sono stati impiccati oggi nel sud-est dell’Iran, portando ad almeno 207 il numero delle esecuzioni capitali dall’inizio dell’anno nel Paese. I tre, scrive l’agenzia ufficiale Irna, sono saliti sul patibolo nel carcere di Zahedan, nella provincia del Sistan-Baluchistan, percorsa dalle rotte dei contrabbandieri di oppio ed eroina dal vicino Afghanistan verso i mercati occidentali. I condannati messi a morte si chiamavano Hossein Nahtani, Abdollah Dehmardeh e Mohammad Barahui. Erano stati riconosciuti colpevoli di avere importato in Iran da uno a cinque chilogrammi di eroina ciascuno. La condanna a morte scatta in Iran per chi sia trovato in possesso di almeno 30 grammi di eroina o cinque chilogrammi di oppio.