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I messaggi negativi sono meno efficaci sulle persone che hanno una dipendenza da sostanze stupefacenti. La ricerca della Indiana University e’ stata pubblicata su Psychology of Addictive Behaviors. Gli scienziati, usando tecniche di neuroimaging, hanno esaminato l’impatto di differenti messaggi sui cervelli di persone dipendenti da sostanze stupefacenti. Questo gruppo di individui mostrava meno attivita’ cerebrale in risposta agli stimoli negativi che prefiguravano una perdita di denaro in alcuni giochi virtuali in cui erano coinvolti.
I messaggi negativi, inoltre, portavano a delle decisioni piu’ rischiose e peggiori nel gruppo dei dipendenti, rispetto che nel gruppo di controllo dei non dipendenti. Il livello di attivita’ cerebrale nelle regioni del cervello legate alla valutazione del rischio era poi piu’ basso nei dipendenti da sostanze stupefacenti rispetto a quello delle persone non dipendenti o solo alcol-dipendenti. In particolare, gli studiosi hanno scoperto che la corteccia cigolata anteriore e’ pesantemente coinvolta in questi processi.