“Quale pena, quale carcere, quali alternative”. Si è tenuto ieri mattina il convegno promosso dalla Camera penale del Piemonte Occidentale e Valle d’Aosta, in collaborazione con le Camere penali della provincia di Alessandria e di Novara, presso il palazzo di Giustizia “Bruno Caccia” di Torino. Si è discusso della situazione delle carceri: dal sovraffollamento all’effetto dell’indulto, dalla legislazione alle eventuali soluzioni. Argomento della mattinata “La carcerazione cancerogena”, introdotta da Emiliana Olivieri, componente di giunta Unione Camere Penali Italiane. “I problemi legati al carcere – ha sottolineato – per noi non sono solo argomenti di oggi, ma di sempre: questioni umane e non solo legislative”.
“L’emergenza non dà buone soluzioni, ma solo risposte emotive, che creano solo altri problemi”. In apertura del dibattito, è stato presentato il quadro della situazione attuale delle carceri, che oggi fotografa una situazione di presenze simile a quella precedente all’indulto, avendo cancellato la sperata “normalizzazione”. Le ragioni? “L’utilizzo indiscriminato della custodia cautelare – ha sottolineato Olivieri – con carceri dove gran parte della popolazione detenuta è in attesa di giudizio. Un ordinamento penitenziario penalizzato dalla ex Cirielli; poi la Bossi-Fini e la Fini-Giovanardi e pericolosi discorsi di modifica della legge Gozzini, “inspiegabili”, ha insistito Olivieri, dato che tutte le statistiche provano che la recidiva, il reingresso in carcere, è legata molto spesso a persone che non hanno goduto di nessun beneficio. Coloro che invece ne hanno goduto hanno una bassissima recidiva, attorno al 6%”.
“Il ministro Alfano ha detto che 1 detenuto su 4 è fuori dal carcere dopo 3 giorni, l’ha chiamato effetto porta girevole. Sono parole rassicuranti?”, si è chiesta ancora Olivieri, ponendo dei quesiti attorno ai dati della popolazione carceraria. “La capienza delle carceri è fissata a 43.262 posti, ma si è individuato un numero di cosiddetti tollerabili di 63.568, una differenza di 20 mila persone. Che idea abbiamo della pena, del carcere? Al 13 ottobre 2008 hanno dormito nelle carceri 57.087 detenuti, cioè 14 mila detenuti sono nella fascia del tollerabile. Cosa significa tollerabilità?. “Dietro ogni sentenza – ha concluso – c’è una persona”.