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Il parlamento di Providence ha approvato ieri il provvedimento che introduce la regolamentazione legale della cannabis per gli adulti nel più piccolo degli Stati Usa. Il Rhode Island, che conta poco più di un milione di abitanti, riporta così a 19 il conto delle “stellette verdi” nella bandiera statunitense dopo la bocciatura del quesito referendario già approvato dagli elettori nel South Dakota.

Entrambe le camere hanno approvato un identico testo, con un ampio margine: 32 a 6 al Senato e 55 a 16 alla Camera. La legge è così passata sul tavolo del governatore democratico Dan McKee, favorevole alla legalizzazione e che dovrebbe firmare in giornata. Nell’ultima settimana vi è stata una accelerazione su un nuovo testo di riforma rivisto dopo mesi di negoziati con la società civile, gli stakeholder e lo stesso ufficio del Governatore.

La regolamentazione legale della cannabis in Rhode Island

Secondo quanto riporta Marijuana Moment ecco i principali elementi della legge approvata:

  • I maggiori di 21 anni potrebbero acquistare e possedere fino a un’oncia (28 gr) di cannabis e coltivare fino a sei piante (di cui solo tre mature) per uso personale.
  • Il limite di possesso consentito per il nucleo familiare sarebbe di massimo 10 once (280 gr).
  • Entro il 1° luglio 2024, lo Stato espungerebbe automaticamente le precedenti condanne per possesso di marijuana per le quantità ora rese legali, ma coloro che presenteranno una richiesta per ottenerla usufruiranno di un percorso accelerato.
  • La responsabilità normativa sarebbe condivisa da una nuova commissione indipendente per il controllo della cannabis (CCC) e da un ufficio amministrativo per la cannabis. Un nuovo comitato consultivo fornirebbe assistenza. Il governatore sarebbe responsabile delle nomine alla CCC. I regolatori sarebbero anche responsabili della definizione di limiti sulle “dimensioni delle porzioni, le dosi e la potenza dei prodotti a base di cannabis, compresi, ma non solo, i regolamenti che prevedono requisiti per limiti ragionevoli di potenza del tetraidrocannabinolo (THC) per ogni tipo di prodotto a base di cannabis venduto da un licenziatario e limiti ragionevoli di potenza o di dosaggio per i concentrati di cannabis e i prodotti commestibili, che si applicheranno solo alla cannabis per adulti”.
  • Le vendite di marijuana per uso adulto sarebbero soggette all’imposta sulle vendite del 7%, a un’accisa del 10% e a un’imposta locale del 3% per le municipalità che permettono alle imprese del settore cannabis di operare.
  • Per il lancio iniziale, potrebbero essere concesse licenze a un totale di 33 rivenditori di marijuana. Ventiquattro di queste licenze sarebbero nuovi rivenditori autonomi per uso adulto, divisi equamente tra sei zone geografiche dello Stato, mentre altre nove licenze ibride potrebbero essere approvate per i dispensari di cannabis medica esistenti, a seguito del pagamento di una tassa di 125.000 dollari per la possibilità di aggiungere la facoltà di vendere per uso ricreativo.
  • Dei 24 rivenditori autonomi, il 25% dovrebbe essere riservato al processo di equità sociale e un altro 25% sarebbe destinato a cooperative di proprietà dei lavoratori.
  • Nessuna singola entità sarà autorizzata a possedere più di una licenza commerciale, ma le persone potranno investire in più aziende.
  • Le licenze ibride approvate potrebbero iniziare a coltivare e produrre marijuana per i consumatori adulti a partire dal 1° agosto 2022.
  • Le vendite per uso adulto inizierebbero il 1° dicembre 2022.
  • Il possesso di più di un’oncia e fino a due once per gli adulti dai 18 anni in su sarebbe depenalizzato, con una sanzione civile senza la minaccia del carcere.
  • Ci sarebbe una moratoria di due anni sulla concessione di licenze ad altri coltivatori oltre a quelli che già operano per il mercato della cannabis terapeutica.
  • Le municipalità locali possono scegliere di non autorizzare i rivenditori di marijuana con l’approvazione degli elettori tramite referendum, ma non se hanno attualmente centri di compassione per la cannabis medica che operano nella loro giurisdizione. Potrebbero anche stabilire le proprie regole sul consumo pubblico attraverso ordinanze.
  • Il disegno di legge elimina anche le tasse per i cartellini delle piante di cannabis medica e per i documenti di identità dei pazienti una volta iniziata la vendita per uso adulto.

L’equità sociale nella regolamentazione della cannabis

Come detto un quarto delle nuove licenza saranno riservati a soggetti richiedenti “provenienti dalle comunità sproporzionatamente colpite dalla proibizione della cannabis”, che sarebbero sostenuti anche da un “Fondo di assistenza per l’equità sociale” finanziato con parte del ricavato delle tasse per le licenze. Per qualificarsi e accedere a questo percorso le imprese dovrebbero soddisfare uno dei diversi criteri previsti, tra cui la proprietà di almeno il 51% da parte di persone che hanno risieduto in un’area con un impatto sproporzionato per cinque degli ultimi 10 anni, la proprietà del 51% da parte di persone che hanno affrontato arresti o condanne per reati che si qualificherebbero per l’espunzione ai sensi della legge o avere un reddito che non supera il 400% del reddito mediano in un’area con un impatto sproporzionato per cinque degli ultimi 10 anni. Si qualificherebbe anche un’azienda che abbia almeno 10 dipendenti, di cui almeno il 51% risieda in aree a impatto sproporzionato o che sia stata arrestata o condannata per un reato passibile di espunzione ai sensi della legge, così come la capacità di dimostrare una significativa esperienza in tipi di aziende che promuovono lo sviluppo economico.

Nel frattempo in Georgia e Delaware…

Nel frattempo gli elettori della Georgia hanno inviato un messaggio chiaro sulla regolamentazione legale della cannabis, approvando nel voto di ieri un referendum consultivo sulla legalizzazione della cannabis per uso adulto. Con il 95% delle contee scrutinate il sì è quasi plebiscitario: 80% di favorevoli contro il 20% di contrari.

Sempre ieri, in Delaware, il governatore democratico ha annunciato di aver posto il veto su una proposta di legge per la legalizzazione del possesso personale di cannabis che il, parlamento aveva approvato a inizio maggio. In una dichiarazione, il governatore ha detto di essere favorevole a consentire l’accesso alla cannabis per scopi medici e di ritenere che “gli individui non dovrebbero essere imprigionati solo per il possesso e l’uso privato di una piccola quantità di marijuana“. Ma non crede che il Delaware debba andare oltre le sue attuali politiche.

(L’articolo è stato modificato dopo la prima pubblicazione)