Tempo di lettura: 5 minuti

CAMPAGNA UE ‘HELP’,ECCO RISULTATI 4 ANNI LOTTA TABACCO – Sono 152 milioni i cittadini europei che ricordano di aver visto lo spot televisivo contro il fumo in cui l’assurda’ sigaretta veniva sostituita da un’altrettanto assurda trombetta. Ed e’ questo uno dei migliori risultati della campagna antifumo ‘Help – Per una vita senza tabacco’, finanziata dalla Commissione europea con oltre 60 milioni di euro in quattro anni, i cui frutti sono stati presentati oggi dagli stessi organizzatori. ‘La campagna che ha interessato 27 paesi europei dal 2005 ad oggi – spiega Emile Clemens, dell’agenzia Ligaris Europe che ha gestito il progetto – aveva tre obiettivi: dare aiuto per non cominciare a fumare, per resistere alla pressione degli amici e per affrontare il fumo passivo’. Per raggiungere il pubblico piu’ giovane, tra i 15 e i 34 anni, era obbligata la scelta di tv e internet come canali di comunicazione. ‘La saga di quattro spot televisivi, per un totale di 70 mila spot – aggiunge – e’ stata trasmessa da 96 canali nazionali, entrando nella testa di 152 milioni di europei, secondo i dati Ipsos. Il sito internet ufficiale, tradotto in 22 lingue, e’ stato visitato da 7 milioni di persone, di cui 140 mila si sono iscritte al servizio di tutor via e-mail per smettere di fumare’. A questi sforzi si sono aggiunti poi numerosi eventi, come la campagna del test del respiro per monitorare il monossido di carbonio, a cui hanno partecipato 340 mila europei, i 19 progetti specializzati (seminari, training e concorsi web) che hanno coinvolto 226 mila giovani, e ancora i 5.300 kit didattici distribuiti agli insegnanti per affrontare in classe il tema del fumo.

ITALIA AL DECIMO POSTO IN EUROPA PER POLITICHE PREVENZIONE – Non e’ bastata la legge Sirchia del 2005 che, con i suoi divieti di fumo nei locali pubblici, ha provocato in soli tre anni la defezione di 600 mila tabagisti. E poco ha pesato anche la scelta di disattivare i distributori di sigarette dalle 7 alle 21 e nei giorni festivi, per evitare che gli under 16 le acquistino. L’Italia resta lontana dai primi posti nella classifica dei Paesi europei piu’ virtuosi sul fronte delle politiche di prevenzione al tabagismo. Sulla base dei punteggi assegnati dagli esperti Ue, si aggiudica un decimo posto (voto 57). A strapparle il podio nel ranking europeo sono Regno Unito, primo con 83 punti, Irlanda e Islanda, argento con 74 punti, e Norvegia, terza con 66. Precedono il Belpaese anche Malta, Svezia, Francia, Finlandia e Belgio. “Ad abbassare la nostra performance, pesando in negativo sul giudizio – spiega Cinzia De Marco, dell’Unita’ di prevenzione danni da fumo dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano – e’ il fatto che in Italia e’ possibile, anche se con difficolta’ burocratiche enormi, aprire aree fumatori nei locali”. Un’aspetto che non e’ ben visto nell’Unione, impegnata in una strenua lotta contro il tabacco. Se l’Italia si colloca a meta’ classifica, ma pur sempre fra i Paesi virtuosi, una sonora bocciatura viene riservata ad Austria (fanalino di coda nella classifica generale), Lussemburgo, Grecia e Germania che, con le loro performance, finiscono dietro Slovenia e Repubblica Ceca.

MA CONTINUA LA BATTAGLIA BIPARTISAN DELL’ITALIA PER INCENTIVARE LA PRODUZIONE DI TABACCO

‘Il tabacco non fa parte dell’Health Check, questa coltura e’ stata separata nel 2004 con una decisione unanime dal resto della Pac. Riaprire questo capitolo, questa riforma, e’ quindi fuori discussione’. Cosi’ il commissario dell’agricoltura Mariann Fischer Boel ha risposto a chi nel corso dell’audizione le faceva presente le difficolta’ del settore. ‘Saro’ brutale, ma non si puo’ continuare a produrre tabacco che nessuno vuole fumare. Dite ai vostri agricoltori di diversificare’.

E alla lotta pro-tabacco del ministro dell’Agricoltura italiano Zaia, si aggiungono le voci di esponenti di tutte le parti politiche. “Destano meraviglia” per la Presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, le affermazioni del Commissario europeo all’agricoltura Mariann Fischer Boel sulla questione del tabacco, “soprattutto – sostiene Lorenzetti – all’indomani dell’incontro di Verona durante il quale il Ministro Zaia aveva annunciato al riguardo un impegno non solo del governo italiano, ma di altri paesi maggiori produttori di tabacco, nel richiedere una proroga al 2013 dell’attuale regime di aiuti al settore”. “Dichiarazioni oltremodo inaccettabili – prosegue la Presidente – perche’ non tengono in alcun conto quanto deciso in Commissione agricoltura del Parlamento europeo, che ha approvato un preciso ordine del giorno con il quale si chiede l’inserimento della produzione del tabacco all’interno dell’Health Check (valutazione dello stato di salute della Politica agricola comunitaria ndr). Le dichiarazioni del Commissario sono altresi’ irrispettose del Parlamento europeo che della questione si occupera’ in seduta plenaria il prossimo 19 novembre”. “Resta fermo – sottolinea Lorenzetti – che l’Umbria e’ determinata a difendere un comparto che vede occupate decine di migliaia di persone in Italia ed in Europa. Non e’ con questa demagogia e brutalita’ che si porta avanti una pur condivisibile lotta al tabagismo. A questo punto ce la vedremo il 19 novembre a Bruxelles quando saremo a manifestare in difesa dei diritti dei lavoratori e di intere economie locali”.

‘Le affermazioni della Fischer Boel sulla questione tabacco, alcune delle quali peraltro false, denotano una tendenza al delirio da onnipotenza della commissaria e la sua protervia nel non voler ascoltare la voce del settore, dei paesi produttori e, soprattutto, del parlamento europeo e’ inaccettabile’. E’ questo il duro giudizio del segretario nazionale della Uila-Uil Pietro Pellegrini sulle dichiarazioni fatte dalla Commissaria europea all’Agricoltura Mariann Fischer Boel in risposta alle osservazioni poste da diversi parlamentari nel corso dell’audizione congiunta delle commissioni Agricoltura di Camera e Senato. ‘Delirio da onnipotenza -spiega Pellegrini- perche’ la commissaria si considera piu’ autorevole e al di sopra del parlamento europeo che ha ripetutamente chiesto di inserire il tabacco nella revisione di medio termine della Pac e ha sostenuto la richiesta di tutta la filiera europea di mantenere, al pari di tutti gli altri prodotti, il regime attuale di aiuti al settore fino al 2013. La Fischer Boell afferma poi il falso quando sostiene che gli europei non vogliono piu’ fumare perche’ le importazioni di tabacco extra-Ue, peraltro di qualita’ inferiore a quello europeo, sono aumentate negli ultimi anni’. ‘Noi andremo avanti nella nostra lotta a difesa dell’occupazione di oltre 400 mila addetti in Europa, 100 mila solo in Italia, perche’ non accettiamo l’assurda equazione: azzeramento della produzione europea del tabacco = lotta al tabagismo, su cui si basa la posizione puramente ideologica della commissaria europea – ha concluso Pellegrini – e saremo in piazza a Bruxelles il prossimo 19 novembre a spiegare le nostre ragioni’.

‘Le dichiarazioni del commissario europeo all’Agricoltura Fischer Boel sulla questione della coltivazione del tabacco sono arroganti e non tengono conto delle ragioni fondate dei paesi produttori. Inoltre, l’accostamento tra la produzione di tabacco e la lotta condivisibile al tabagismo e’ usato dal commissario europeo in modo semplicistico e tendenzioso, senza valutare la complessita’ della situazione di un settore che sta comunque attraversando, come lei stessa auspica, una delicata fase di ristrutturazione’. Lo afferma il deputato Pd Gianpiero Bocci. ‘Solo 2 giorni fa -ricorda Bocci- si e’ tenuto a Verona un summit dei paesi europei produttori di tabacco e con posizione unanime si e’ deciso di chiedere alle istituzioni europee il mantenimento del regime attuale di aiuti fino al 2013. Il Parlamento Europeo sostiene gia’ questa richiesta e invitiamo il ministro Zaia a dare rapidamente seguito alle istanze uscite dall’incontro di Verona e a sostenere con forza presso le istituzioni europee le ragioni di migliaia di aziende e lavoratori che rischiano danni gravissimi se dovesse prevalere la posizione intransigente del commissario Fischer Boel’.