Comincia da oggi una collaborazione a cui, come Forum Droghe e Fuoriluogo, teniamo molto. Perché incontra tutti i nostri obiettivi, la nostra missione: lottare per politiche delle droghe che non criminalizzino, stigmatizzino e discriminino, politiche umanistiche, guidate dalla razionalità e dalla conoscenza, basate sul rispetto dei diritti umani e civili delle PUD e sulla denuncia senza sconti delle loro violazioni. E perché dà valore, dignità e legittimazione alla voce di chi delle politiche e delle pratiche sulle droghe ha esperienza diretta.
Grazie a Paolo Negri abbiamo incontrato AVVINCO, una associazione fondata da persone che, come lui, hanno vissuto la tragica esperienza dell’aver subìto o assistito a violenze fisiche o psicologiche all’interno di luoghi che dovrebbero occuparsi di curare e tutelare le persone che usano droghe in difficoltà e che invece si sono rivelati e si rivelano luoghi della violenza, dell’umiliazione, dell’abuso.
Noi le chiamiamo ‘comunità totali’, come le istituzioni totali, le carceri o i manicomi, dove si esercita sugli utenti-detenut3 un potere assoluto, in assenza di garanzie, senza ragioni terapeutiche, nel solco di una ‘cultura’ della punizione, della minorazione, della incapacitazione. ‘Comunità totali’ senza controllo, senza verifiche, magari anche osannate perché ‘salvano i nostri ragazzi’.
Il lavoro di Paolo e gli altr3 ha già dato vita a quella Mappa perduta che grazie alle testimonianze e alla ricostruzione di molti fatti fino ad allora taciuti ha tolto dal silenzio le verità su San Patrignano. Dal 2013, poi, con un lavoro lento e tenace e tra mille ostacoli, ha portato alla luce, anche grazie alla collaborazione di Fanpage, gli orrori della comunità Shalom di Brescia. Potete leggere di tutto questo nella sua testimonianza, pubblicata su Fuoriluogo.
Crediamo, con Paolo e gli altri, che purtroppo questa sia solo la punta di un iceberg, destinato a ingigantire in epoca di rinnovate retoriche morali e punizioniste e di accelerati processi di privatizzazione, deregolata e senza garanzie.
Per questo Fuoriluogo darà loro sempre voce e sarà il loro compagno di viaggio.
AVVINCO, una associazione per i diritti e la tutela delle persone che usano droghe in trattamento
Il 7 Ottobre 2023 si è costituita la Associazione AVVINCO.ODV, per iniziativa di un gruppo di persone accomunate dall’aver subìto o assistito a violenze fisiche o psicologiche all’interno di luoghi deputati alla cura di disagio sociale, dipendenze patologiche, disturbi alimentari ed altre forme di fragilità prevalentemente giovanile.
Nata dall’incontro tra ex ospiti della Comunità di San Patrignano e della Comunità Shalom di Palazzolo sull’Oglio, AVVINCO si propone come soggetto attivo nell’identificare, svelare, contrastare, segnalare, e al fine di impedire il ripetersi di situazioni ove vi siano terapeuti – o presunti tali – che impongono a ospiti metodologie che comprendono il maltrattamento tra gli strumenti di cura.
Ci proponiamo per: incontri con il Terzo Settore; dialogo con operatori ed ospiti di strutture terapeutiche; diffusione di materiale informativo rivolto a potenziali nuove vittime, come le persone che vivono attualmente situazioni di marginalità sociale.
AVVINCO si impegna a:
- Garantire pronta assistenza in caso di segnalazione di abuso
- Offrire sostegno psicologico alle vittime
- Fornire consulenza legale
- Lavorare in rete con strutture al fine di consentire trasferimenti immediati a garanzia di una continuità terapeutica
Intendiamo fare opera di stimolo e pressione verso la politica, in particolare per quanto riguarda l’aspetto legislativo, poiché gli eventi di sopraffazione sono stati sicuramente resi possibili da carenze del sistema. Riteniamo infatti che alla base di questi “metodi” vi siano un vuoto normativo ed una assenza di controlli da parte delle istituzioni locali, politiche, sanitarie e giudiziarie.
AVVINCO intende quindi intraprendere una forte attività di informazione, comunicazione e, se necessario, anche di protesta. Siamo persone segnate dal dolore, dalla emarginazione, ma anche dalla forza che ci ha fatto uscire da tutto ciò con le nostre risorse. Forza che, in sé, non avrebbe nulla di straordinario, se non fosse che si è dovuta sviluppare nonostante o in contrasto con le dannose cure subìte.
Non intendiamo consentire che ci venga applicato uno stigma per cui la nostra testimonianza non ha valore, in virtù di un passato di cui ci viene sempre chiesto conto. Riteniamo che la capacità di indignarsi, difendersi e pretendere ascolto e rispetto sia già qualità necessaria per fare di noi degli interlocutori competenti e rispettabili, e riteniamo anche di essere portatori di una esperienza che può essere molto importante ed utile alla collettività.
AVVINCO nasce mossa da un bisogno di verità, più ancora che di giustizia. Non siamo mossi da desideri di rivalsa, vendetta o risarcimento, poiché la sola verità, una volta stabilita, sarebbe buon deterrente contro il ripetersi di certi fatti. Abbiamo visto, invece, quanto l’aver sospeso critica e giudizio ai tempi di San Patrignano (anni ’80) abbia ispirato imitatori e successori.