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Sabato 31 maggio, all’interno della Chiesa di San Francesco a Udine, si terrà la cerimonia conclusiva della quarta edizione del Premio Battistutta, concorso artistico e letterario rivolto alle persone ristrette nelle carceri italiane. Promosso dall’associazione Icaro Volontariato Giustizia ODV, il premio nasce per dare voce a chi vive in condizioni di reclusione, offrendo spazi di espressione attraverso prosa, poesia e arti visive.

Il tema scelto per l’edizione 2025 è l’amore, inteso come diritto e come bisogno vitale, alla luce della recente sentenza n. 10/2024 della Corte Costituzionale. La Consulta ha riconosciuto come l’“intimità degli affetti” non possa essere negata oltre il necessario, pena la perdita stessa della funzione risocializzante della pena. Una riflessione che richiama con forza la necessità di umanizzare il carcere e contrastare quella “desertificazione affettiva” che annienta le persone prima ancora che le punisca.

L’iniziativa ha registrato un’ampia partecipazione, con 210 elaborati pervenuti da istituti penitenziari di tutta Italia, anche minorili, spesso grazie al sostegno di volontari e insegnanti. Una risposta che conferma quanto l’arte non sia un lusso, ma uno strumento potente di resistenza, espressione e trasformazione.

Il Premio è dedicato a Maurizio Battistutta, già Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Udine e figura di riferimento per il volontariato penitenziario. “Non dare per carità ciò che è dovuto per giustizia” era il principio che ne guidava l’impegno, sempre orientato alla dignità, alla responsabilità e alla costruzione di ponti tra il dentro e il fuori.

In un tempo in cui il carcere è sempre più spazio di esclusione e abbandono, il Premio Battistutta offre un’occasione per rimettere al centro le persone, le emozioni e la possibilità di un cambiamento.