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La Camera ha approvato definitivamente ieri una legge, già approvata dal Senato, che ridurrà le condanne legate al possesso e vendita di crack-cocaine. In questo modo viene a ridursi la disparità di trattamento con i reati legati alla cocaina in polvere. Il testo S 1789 elimina inoltre la sentenza obbligatoria alla pena detentiva di cinque anni per il semplice possesso di crack.
Sono decenni che veniva invocata l’abolizione di questa assurda disparità di trattamento della stessa sostanza a seconda della forma in cui si presenta (crack o in polvere). Una disparità che ha creato di fatto una discriminazione contro la popolazione afro-americana, che utilizza prevalentemente il crack. Al contrario, per la cocaina in polvere, utilizzata soprattutto dai bianchi benestanti,  erano previste sentenze molto più blande e la minima quantità per essere perseguiti penalmente era  quasi 100 volte inferiori.
Anche a causa delle sentenze obbligatorie relative alle leggi sulle droghe, un giovane afro-americano su tre è oggi in carcere o in libertà vigilata.