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(Febbraio 2007) Il Venezuela ha intenzione di sostenere la produzione della foglia di coca in Bolivia. Il presidente Hugo Chavez ha offerto la propria disponibilità ad acquistare i prodotti che la Bolivia potrà ricavare legalmente dalla foglia di coca, nell’ambito del tentativo della Bolivia di sottrarre i coltivatori all’industria della cocaina.

Secondo il Chicago Tribune (8/2/07), l’offerta di Chavez servirebbe a finanziare la produzione di circa 4000 tonnellate di foglia di coca in Bolivia, fa sapere il governo boliviano.

Tra i prodotti ricavati dalla coca ci sarebbero sapone, pane, infusi, pasta dentifricia, medicine e olio per cucinare. La cifra stanziata per l’operazione non è stata resa nota.

In Bolivia sono attualmente in fase di allestimento tre laboratori con finanziamenti venezuelani e il supporto tecnico di Cuba, e la produzione potrebbe cominciare quest’estate.

L’accordo, annunciato per la prima volta nel gennaio 2007 dall’ambasciatore venezuelano in Bolivia, Julio Montes, è stato messo a punto durante l’incontro tra i ministri degli esteri dei due paesi che si è tenuto a Caracas all’inizio di febbraio.

La promessa di Chavez costituisce un passo importante per il presidente boliviano Evo Morales, che sta tentando di ottenere la legalizzazione a livello internazionale della produzione della foglia di coca. Le comunità indigene della Colombia e del Perù, che considerano la foglia di coca sacra, stanno tentando di promuovere gli usi tradizionali dei derivati della coca, ma i loro tentativi si scontrano con l’opposizione del governo americano. L’annuncio di Chavez arriva proprio mentre l’amministrazione Usa decide di ridurre i suoi finanziamenti per la lotta alla droga alle nazioni andine, tra cui a Bolivia e l’Equador.

Nel dicembre 2006 Morales ha annunciato la sua intenzione di estendere la produzione legale di coca in Bolivia a 50.000 acri entro il 2010, contro gli attuali 30.000.

Il Venezuela, Cuba e la Bolivia hanno recentemente firmato un trattato commerciale («People’s Trade Treaty») che prevede forme di cooperazione e circa un milione di dollari di investimenti nella ricerca sulla produzione di coca.