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Il direttore dell’Ufficio antidroga della Casa Bianca (Ondcp), John Walters, e’ tornato ad accusare funzionari venezuelani di avere legami con il narcotraffico, denunciando d’altra parte un aumento del commercio di droga nel paese sudamericano, in chiaro contrasto con i dati ufficiali del governo di Hugo Chavez.
In dichiarazioni diffuse dal quotidiano venezuelano El Universal, Walters ha ricordato il caso di ‘vari funzionari del vostro governo ai quali e’ stato negato il visto di entrata in Stati Uniti’, indicando che ‘questo e’ successo a causa dei loro vincoli con il narcotraffico ed altri fenomeni di corruzione’.

‘Il Venezuela sta guadagnandosi una reputazione fra i trafficanti, che lo considerano il posto giusto per fare affari, e sta diventando dunque una loro destinazione prediletta, a causa della corruzione e dell’impunita’, che sono in aumento’, ha detto il direttore della Dea.
Fra i motivi che hanno portato all’aumento del narcotraffico nel paese, ha sottolineato Walters, c’e’ ‘l’appoggio del Venezuela alle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC)’, giacche’ il ‘clima di tolleranza’ verso i guerriglieri colombiani ‘li ha animati ad intensificare il commercio di cocaina’.
Il governo di Chavez, che ha interrotto ogni collaborazione con gli Usa in materia di guerra alla droga – ufficialmente perche’ non condivide le sue tattiche di infiltrazione delle bande di trafficanti, attraverso operazioni di traffico controllate – nega le accuse di Washington e sostiene avere una efficace politica antidroga, che in pochi anni ha portato i sequestri di cocaina da 27 a 58 tonnellate.