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Il responsabile per la Salute della Provincia ha detto che Victoria deve diventare la seconda citta’ canadese ad istituire le “stanze del consumo”, anche se il futuro dell’unica struttura del genere, a Vancouver, e’ incerto.

“Da cinque anni a Vancouver sono attive le stanze del consumo, ed e’ ora tempo che il progetto sia esteso anche a Victoria”, ha dichiarato il dottor Perry Kendall, capo dell’Ufficio per la salute della British Columbia.

Kendall e il dottor Benedikt Fischer, della scuola per la ricerca sulla tossicodipendenza dell’Universita’ di Victoria, hanno pubblicato l’editoriale con la loro proposta sulla rivista scientifica B.C. Medical Journal. “L’Health Act specifica che se posso, devo dire la mia opinione su questione pratiche o politiche che riguardano la popolazione della Provincia, e posso farlo nella maniera che ritengo piu’ opportuna. Per questo un editoriale scritto insieme ad un esperto sulla tossicodipendenza e’ il modo piu’ appropriato per attirare l’attenzione sul problema”, ha dichiarato Kendall.

Alcune ricerche pubblicate su autorevoli riviste, come Lancet, rivelano che Insite (il nome del clinica di Vancouver), l’unica in tutto il Nord America, ha ridotto il numero di overdosi ed infezioni virali tra i tossicodipendenti.

Per Fischer e Kendall, il programma offrirebbe ai 1500-2500 tossicodipendenti della citta’ un luogo sicuro e controllato per autosomministrarsi eroina, invece di farlo nei parchi pubblici. Circa il 70% dei tossicodipendenti per via intravenosa hanno l’epatite C e il 15% sono sieropositivi.

Il Governo conservatore federale ha esteso il periodo di prova concesso originariamente alla citta’ di Vancouver, ma non si e’ ancora impegnato a rendere il progetto permanente.

Il Consiglio comunale e il Dipartimento di polizia di Victoria sostengono l’iniziativa. All’inizio del mese di marzo, l’International Narcotics Control Board delle Nazioni Unite ha chiesto al Governo del Canada di chiudere le stanze del consumo di Vancouver, e di terminare la distribuzione dei kit di crack a Toronto, Ottawa e Vancouver Island, aggiungendo che la distribuzione del kit viola la convenzione Onu contro il traffico illecito di droghe.