Per la prima volta da quando e’ stata approvata la legge sulla marijuana terapeutica, il ministro della Giustizia Jerry Brown e’ intervenuto nel dibattito, pubblicando delle linee guida che cercano, in parte, di limitare la frizione tra le leggi statali e quelle federali.
Con la sua relazione, di 11 pagine, intende aiutare i malati arrestati per il consumo della marijuana, facendo una distinzione tra essi e coloro che consumano e coltivano illegalmente la sostanza. Queste direttive sono uno scudo contro le ingerenze federali.
“Speriamo che gli agenti federali non si occupino piu’ delle persone malate”, ha dichiarato in una intervista.
Le linee guida riaffermano la legalita’ del consumo terapeutico la cui vendita avvenga solo nei centri autorizzati e non per fini di lucro.
“Questo e’ un passo enorme”, ha dichiarato Kris Hermes del Safe Access, gruppo pro marijuana terapeutica. “Speriamo che il Governo federale capisca che lo Stato della California non intende indietreggiare”.
La DEA e l’Ufficio Nazionale Antidroghe non hanno rilasciato dichiarazioni, mentre la polizia ha accolto favorevolmente le linee guida, perche’ chiariscono la politica da adottare. “Per molti anni abbiamo brancolato nel buio”, ha detto Jerry Dyer, capo della polizia di Fresno e presidente dell’Associazione di categoria.
Brown invita i malati a richiedere la carta identificativa per la marijuana, e chiede alla polizia di accettarla come prova del consumo medico della sostanza.