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Le ‘canne’ possono rimpinguare le casse pubbliche, e abolire la pena di morte puo’ far risparmiare milioni di dollari. Con la crisi che ha colpito in pieno gli Stati Uniti iniziano a circolare idee per equilibrare le finanze pubbliche statunitensi, che soffrono sempre di piu’. L’idea di legalizzare, tassando vendite e consumo di marijuana, viene dalla California. Secondo un deputato statale di origine italiana, Tom Ammiano, basta introdurre regole analoghe a quelle sulla vendita di alcol e tabacco, proibendo l’erba a chi ha meno di 21 anni. Ammiano e’ convinto che il mercato della marijuana pesi in California 14 miliardi di dollari l’anno, e tassarlo ridurrebbe il deficit previsto quest’anno, pari a 42 miliardi. L’idea e’ di introdurre una tassa di 50 dollari l’oncia (1,75 dollari al grammo), il cui prezzo oscilla tra i 300 e i 500 dollari al mercato (nero) attuale. Come spiega il Wall Street Journal, l’iniziativa ha pero’ pochissime possibilita’ di farcela, perche’ la marijuana e’ illegale in base ad una legge federale e le (poche) eccezioni riguardano soltanto l’uso terapeutico. Secondo recenti sondaggi, il 58% degli abitanti della West Coast e’ favorevole alla legalizzazione tassata della marijuana, una percentuale che a livello nazionale scende pero’ al 40% (46% i contrari). L’idea di abolire la pena di morte per risparmiare non e’ nuova, ma ci stanno pensando seriamente Stati come il Maryland, il Montana e il New Mexico, dove una legge statale potrebbe essere approvata nei prossimi mesi. Contrariamente a quanto generalmente si pensa, una condanna a morte costa molto di piu’ rispetto ad un ergastolo, mediamente 3 milioni contro 1,1 milioni di dollari. L’iter processuale e’ generalmente piu’ lungo e occorre un maggior numero di avvocati. Alcuni Stati, e tra questi l’Arizona, il Kentucky, il Mississippi, il New Jersey ed il Vermont hanno chiuso un occhio in centinaia di casi di liberta’ provvisoria, accettando di non rimettere in carcere chi non ne ha rispettato i termini, per arginare il sovraffollamento nelle carceri. E risparmiare.