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Due contee hanno chiesto l’intervento della Corte Suprema statale, affermando di essere state costrette a condonare delle violazioni alle leggi federali riguardanti il consumo terapeutico della marijuana (legittimo, invece, per quelle statali), ma la Corte ha respinto le loro richieste.
San Diego e San Bernardino hanno chiesto l’intervento della Corte per cambiare la Proposition 215, che legalizza il consumo della marijuana terapeutica, e alcune leggi piu’ recenti che richiedono una carta identificativa per i consumatori.
I giudici dell’Alta Corte all’unanimita’ hanno rifiutato di intervenire sulla legge, concludendo che la California e’ libera di decidere, secondo le proprie leggi, se punire i consumatori di marijuana, malgrado il divieto federale.
La decision e’ “una vittoria importante per i numerosi malati gravi che la usano”, ha dichiarato Adam Wolf, avvocato dell’American Civil Liberties Union, che ha difeso la legge statale in questo giudizio.
Un parlamentare della contea di San Bernardino ha dichiarato che e’ gia’ pronto il ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti.
La Corte ha piu’ volte nel passato concesso alle autorita’ federali la possibilita’ di perseguire i consumatori statali e chiudere i centri dove la marijuana e’ venduta, ma non ha mai impedito agli Stati di decidere quale sostanza proibire secondo le proprie leggi.