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Una signora anziana ha cominciato a scontare una pena di 41 mesi di reclusione in una prigione federale lo scorso 4 gennaio. Stephanie Landa, 60 anni e madre, ha cominciato la sua prigionia a mezzogiorno dopo una conferenza stampa sui gradini della prigione federale di San Francisco.
Nel luglio del 2003, su consiglio dei suoi legali, Landa si dichiaro’ colpevole di aver “gestito un posto per la coltivazione della marijuana” e fu successivamente condannata dal giudice federale William Alsup a 41 mesi di prigione.

Lansa fece appello e fu liberata in attesa della decisione della nona corte d’appello federale, ma lo scorso mese il giudice Alsup le ha ordinato di cominciare a scontare la sentenza dal 4 gennaio.

Organizzata da militanti e gruppi di pressione, la conferenza stampa -seguita da diversi politici locali tra cui i Supervisori dei conti Tom Ammiano e Chris Daly- aveva l’obiettivo di condannare la continua persecuzione da parte del Governo federale dei pazienti che utilizzano la cannabis terapeutica e di chi da’ loro assistenza, e per portare l’attenzione sulla possibile collaborazione della polizia antinarcotici di San Francisco con le autorita’ federali nell’identificazione e nella caccia ai sanitari, contravvenendo lo status di conclave dichiarato dalla Citta’ di San Francisco. La citta’ californiana, infatti, come gia’ lo Stato della California, ha da tempo permesso la coltivazione della cannabis per uso terapeutico nonostante il conflitto con la legge federale.