Tempo di lettura: < 1 minuto

Le autorità australiane hanno messo al bando la vendita di “Fallout 3” – videogame che ha vinto vari riconoscimenti come uno dei giochi più attesi dell’anno – a causa dell’uso di droghe previsto per il personaggio protagonista del post-apocalittico gioco d’azione.

L’Ufficio per la Classificazione del Cinema e della Letteratura australiano ha rifiutato di fissare l’età minima a 15 anni per l’utilizzo del gioco, unico limite possibile nel paese, dove non è previsto il divieto ai minori di 18.

“Fallout 3”, sviluppato da Bethesda Softworks, verrà lanciato sul mercato alla fine di quest’anno. Negli Stati Uniti non è ancora stato classificato.

Il comitato australiano, cha solitamente vieta due o tre giochi l’anno, ha descritto “Fallout 3” come un gioco in cui il protagonista-giocatore spara in prima persona e cammina per le zone desolate di Washington Dc, dopo essere emerso da una cripta dove era sepolto da centinaia di anni.

Il giocatore può scegliere di prendere varie droghe note come “chems” – attraverso l’uso di un dispositivo collegato al braccio del personaggio – che possono avere effetti positivi, come l’aumento della forza o dell’agilità, oppure effetti negativi, come un abbassamento delle capacità cognitive o dipendenza.

La lista dei “chems”, ha detto il comitato, comprende anche immagini inerenti alle droghe tra cui siringhe e pastiglie, e il giocatore ha la possibilità di scegliere la “morfina”, che consente al personaggio di non sentire il dolore. (Reuters)