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I trafficanti che portano la droga in Cina dal Pakistan e dall’ Afghanistan usano sempre piu’ frequentemente la cosiddetta tecnica del ‘tappeto volante’ per evadere i controlli di frontiera. Lo scrive oggi il quotidiano China Daily. Il vicedirettore della dogana Wang Zhi racconta al giornale che in marzo ad Urumwi, vicino al confine col Pakistan, sono stati sequestrati 32 tappeti che contenevano 48 chili di eroina. Wang spiega che i trafficanti avevano messo la droga in piccolissimi tubi di plastica di diametro non superiore ai due millimetri, li avevano colorati in modo che sembrassero fibre di tessuto e li avevano cuciti dentro ai tappeti. Il traffico di eroina – che viene ricavata dall’oppio – e’ in diminuzione dal Triangolo d’Oro dell’Indocina e sta aumentando in provenienza dalla Mezzaluna d’Oro, cioe’ l’area che comprende alcune regioni montuose di Iran, Pakistan ed Afghanistan, secondo il funzionario. ‘E’ il contrario di quello che succedeva un paio di anni fa’, aggiunge Wang. Un altro funzionario delle dogane cinesi, Guan Xianying, afferma che dall’inizio dell’anno sono stati scoperti 160 casi di traffico di droga, piu’ o meno lo stesso numero dell’anno scorso. In Cina le droghe ‘moderne’, come cocaina ed ecstasy, sono molto diffuse tra i nuovi ricchi delle metropoli come Shanghai, Pechino e Guanzhou. Il consumo di eroina e’ invece concentrato nella provincia meridionale dello Yunnan, che confina con il Triangolo d’Oro dell’Indocina.

AI TALEBANI OPPIO FRUTTA 100 MILIONI $ L’ANNO – La coltivazione dell’oppio in Afghanistan vale un miliardo di dollari l’anno e 100 milioni finiscono nelle tasche dei ribelli talebani. La stima e’ del capo dell UNODC, ufficio delle Nazioni Unite per la droga e il crimine, Antonio Maria Costa, che alla Bbc ha rivelato che gli incassi provengono da una tassa del 10% sul raccolto che i talebani impongono ai contadini nelle aree da loro controllate. Ma a finanziare la guerriglia ci sono anche altre attivita’ legate al commercio di droga. ‘Una di queste e’ la protezione dei laboratori e la protezione a coloro che trasportano l’oppio al di la’ dei confini’, ha detto Costa. I dati forniti da Costa sono relativi al 2007. Per l’anno in corso i proventi dovrebbero essere minori per colpa di una maggiore siccita’ e di un aumento dei controlli, ‘ma non di molto’. ‘L’anno scorso l’Afghanistan ha prodotto circa 8.000 tonnellate di oppio’, ha aggiunto Costa, ‘mentre il consumo mondiale e’ intorno alle 4.000 tonnellate. Quindi esiste un surplus che e’ stato immagazzinato chissa’ dove’.