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‘L’Afghanistan non ha mai avuto tanto oppio come da quando esistono gli eserciti occidentali o da quando sono arrivati i ‘nostri’. Lo spaccio muove il mondo, muove le economie, e muove tantissimi interessi e le strategie messe in atto finora a livello internazionale si sono rivelate fallimentari’. Lo ha dichiarato, al quotidiano online Atlante, Massimo Barra, presidente della Croce Rossa Italiana e fondatore della comunita’ terapeutica Villa Maraini per la cura e la riabilitazione delle tossicodipendenze, in occasione della Giornata Internazionale contro il consumo e il traffico illecito di droga.  ‘Ritengo che la strategia dell’Onu riguardo alle cosiddette ‘colture alternative’ somigli un po’ alla storia del ragazzino di Sant’Agostino che voleva vuotare l’oceano con il suo secchiello. Noi avevamo proposto per l’Afghanista l’idea, a livello sperimentale, che una parte di oppio, tenuto sotto controllo internazionale, potesse trasformarsi in morfina farmaceutica legale per la terapia del dolore, e venisse cosi’ sottratto ai mercanti di droga illegale. Ma -conclude- ci sembra che non ci sia la volonta’ politica internazionale di procedere in questa direzione’.