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Con profondo dolore e incredulità diamo la notizia che Grazia Zuffa si è spenta questo pomeriggio a Roma per le conseguenze di un improvviso infarto che l’ha colpita giovedì scorso. Ci uniamo al dolore di Franco e Irene, del genero Aaron, degli adorati nipoti Leonardo e Ulisse e di tutta la famiglia. Con lei perdiamo un’amica, una maestra, una guida e una compagna di lotte.

Grazia Zuffa, psicologa, ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla formazione nel campo dell’uso di droghe, delle dipendenze, della giustizia, del carcere e della salute mentale. Negli ultimi anni, il suo lavoro si era concentrato sui consumi di sostanze psicoattive nei contesti naturali, sui modelli operativi dei servizi per le dipendenze e la salute mentale, sulla riduzione del danno correlato alle droghe, sulla detenzione femminile e sul nuovo sistema di presa in carico delle persone con disturbo mentale autrici di reato, dopo l’abolizione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG).

Ha insegnato a lungo Psicologia delle Tossicodipendenze presso la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Firenze. Ha diretto per oltre un decennio Fuoriluogo, il mensile sulla politica delle droghe e del carcere, pubblicato come inserto del quotidiano Il Manifesto. Nel 1995, è stata tra le fondatrici dell’associazione Forum Droghe, di cui ha poi assunto la presidenza per molti anni. Dal 2018 sino al gennaio di quest’anno, aveva guidato con passione la Società della Ragione, un’associazione impegnata nel campo della giustizia, del carcere e dei diritti.

Negli anni della sua esperienza parlamentare, come Senatrice della Repubblica dal 1987 al 1994, aveva concentrato il suo impegno sulle problematiche della differenza sessuale, della salute delle donne, della salute mentale, delle tecnologie della riproduzione, delle droghe, della giustizia e del carcere, senza mai smettere di battersi per i diritti e il cambiamento sociale.

Nel corso della sua vita, Grazia Zuffa ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali di rilievo. Era stata membro del Comitato Scientifico Nazionale sulle Droghe e le Dipendenze presso il Ministero della Solidarietà Sociale (2007-2008), del Comitato Regionale di Bioetica della Toscana (1996-2000) e dal 2006 era membro del Comitato Nazionale di Bioetica. Nel 2017, le era stata conferita l’onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica Italiana.

Numerosi i saggi e gli articoli pubblicati da Grazia nel corso degli anni. Ha scritto per riviste di politica e teoria femminista come Donne e Politica, Reti, Memoria e Leggendaria, così come per riviste di problematiche sociali e di diritto, sia nazionali che internazionali, tra cui Animazione Sociale, Democrazia e Diritto, BioLaw Journal e Drugs and Alcohol Today. Ha partecipato anche a molte pubblicazioni collettanee, tra le quali Italian Drug Policy (2017) e Fra devianza e patologia: malattia mentale e tossicodipendenza (2022).

Tra i suoi libri più significativi ricordiamo L’eclisse della madre (1998), scritto con Maria Luisa Boccia, I drogati e gli altri (2000), Droghe e riduzione del danno: un approccio di psicologia di comunità (2002), in collaborazione con Patrizia Meringolo, e Cocaina, il consumo controllato (2010). Con Susanna Ronconi aveva curato importanti opere come Recluse. Lo sguardo della differenza femminile sul carcere (2014), Droghe e autoregolazione (2017) e La prigione delle donne (2020).

Le amiche e gli amici de la Società della Ragione, Forum Droghe e Fuoriluogo.


Vi informiamo che martedì 11 febbraio, dalle ore 10 alle 18 sarà allestita la camera ardente al Senato presso la Sala Caduti di Nassiriya – piazza Madama 2 per gli uomini sono obbligatorie giacca e cravatta, necessario documento di identità – per l’ultimo saluto a Grazia.

Chiunque volesse condividere un ricordo di Grazia può farlo qui.


In ricordo di Grazia

Che dolore immane è la perdita di Grazia!! È tanti anni che non ci vedevamo più, ma il pensiero di vederla lì, a difendere le donne, i più umili e emarginati mi dava sicurezza. Ho conosciuto Grazia durante la nostra militanza nel PCI a Firenze e accanto alla sua figura di grande intellettuale spiccava la sua gentilezza, l’ironia, la sua voglia di scherzare e di manifestare in ogni occasione il suo affetto. Mi dispiace, Grazia, tanto tanto.

Sonia Baccetti


Una perdita lacerante in un momento in cui è così indispensabile una voce come la sua contro i feroci attacchi alla Ragione. Facciamo che la sua assenza non lasci un vuoto

Eva Banchelli


Ciao Grazia!

Sono affranta, ma cara Grazia voglio che tu sappia che i tuoi insegnamenti, le tue sempre innovative idee e la tua pungente, ma sempre misurata, ironia saranno sempre con noi. Ciao amica e mentore

Antonella Camposeragna


Uno scambio affettuoso e solidale

Abbiamo avuto uno scambio di sms recentemente prima della assemblea per la quale le avevo chiesto se potevo partecipare senza associarmi.per problemi di budget ,oggi si dice,insegnante in pensione con molti crediti di contributi mai pagate da universita” ed altri enti.pubblici.Mi ha risposto che capuva condivideva e che eta capitatobanche a lei.L’ho conosciuta a Roma nel 1983 dopo essermi laureata in diritto.penienziario con M.Pavarini.Seguita ,letta molto solidale per una mission che abbiamo.condiviso da sempre.Pensavo di andarla a trovare la fine di febbraio per la Costituente della terra.Mi aveva detto di essere interessata.La penso e mi dispiace di non averla rivista.Teresa Lapis di San Dona’ di Piave .

Teresa Lapis


A Grazia, sinceramente Grazie

Credo che chiunque, impegnato/a nell’ambito della tutela dei diritti e del rispetto delle donne e degli uomini, sia in debito con il suo grande impegno e con la sua autentica passione. Un grande esempio di autentica serietà e attenzione per la persona e per l’impegno Civile in generale. Semplicemente Grazie

Anna Paola Lacatena


Grazia ha sempre avuto il dono del pensiero lungo e nutriente, Ci lascia ma è qui

Mimmo Passione


Una perdita inattesa quanto dolorosa, è difficile accettare l’idea che tu non ci sia più, cara Grazia. Da te ho imparato tanto, negli anni di Fuoriluogo e anche dopo. Le tue parole erano preziose e io avevo voglia di ascoltarle. E poi mi hai fatto anche il regalo più grande, il tuo affetto, che serbo tra i ricordi più cari

Marina Impallomeni


Eccomi qui a scrivere le parole che non avrei voluto scrivere, quelle che non avrei creduto di dover scrivere, neanche in questi quattro giorni sospesi, in cui ci siamo tenuti stretti a quella sottile ma tanto luminosa speranza.
Ciao Grazia!
Ci saranno giorni di parole più lucide, che sapranno ridisegnare la grande traccia che Grazia ha lasciato in questo suo percorso.
Ma adesso è un tempo di dolore e smarrimento.
Poche settimane fa, nel prendere da lei il testimone dell’associazione che lei e Franco hanno fondato, diretto e animato, pronunciavo parole di gratitudine, non di circostanza, per questa donna di grandissimo spessore intellettuale, con cui ho avuto l’onore di collaborare.
Una gratitudine per la profondità e chiarezza delle sue analisi, che erano sempre in grado di scavare a fondo e illuminare angoli altrimenti bui, e per avermi dato l’occasione di un confronto alla pari, senza la minima ombra di paternalismo, un confronto che mi ha permesso di sperimentarmi e di crescere come non avrei saputo di essere capace.
Oggi, c’è un senso di vuoto.
Per me se ne va una maestra e una persona a cui volevo molto bene.
Grazie di tutto carissima Grazia!
Non ti dimenticherò e non ti dimenticheremo.
Un abbraccio fortissimo a Franco, a Irene e agli amatissimi nipoti.

Giulia Melani


Sentiranno tutti e tutte la tua mancanza. Donne come te non sono tante. Professionista bravissima capace di raggiungere cuore e cervello dei /delle e
pazienti e delle amiche.

Chiara Gallo


Apprendo incredula la sconcertante notizia, avevamo appena rinviato un incontro.
Porgo le mie più sentite condoglianze al dottor Corleone e a tutta la famiglia nel ricordo di una donna speciale

Francesca Volkhart


Un saluto da LILA

Apprendiamo con sgomento e tristezza della scomparsa di Grazia Zuffa, maestra e protagonista di tutte le più importanti battaglie sui diritti del nostro paese. Dalle politiche sulle droghe, al femminismo, dal diritto alla salute mentale alla dignità delle persone detenute, Grazia Zuffa è stata un faro di elaborazione politica, sociale e di buone pratiche; la strada che ha segnato per tutti noi, e che ci ha visti insieme in tante comuni battaglie, ci lascia un grande patrimonio di civiltà che abbiamo il dovere di onorare. La LILA tutta é vicina alla famiglia, alle amiche e agli amici della Società della Ragione, di Forum Droghe e di Fuoriluogo.

Giusi Giupponi


Condoglianze vivissime

I docenti della Rete interistituzionale ” Il piacere della Legalità? Mondi a confronto ” si stringono a Franco Corleone in questo difficile momento, e partecipano commossi al suo dolore.

Liliana Mauro e Chiara Tempo


Onorata di averti conosciuta Grazia❤️

Il mio ricordo di Grazia è legato alla presentazione del suo libro ” L’eclissi della madre” ad Ortona nel 1998 a Palazzo Farnese. Franco Corleone, marito di Grazia, mi affidò la moderazione dell’incontro in un momento molto delicato della mia vita, avendo perso da poco mio marito, sostenitore dell’onorevole Corleone eletto nel Collegio di Ortona per il PD. Ricordo ancora l’emozione che oggi si rinnova con profonda tristezza. Ciao Grazia onorata di averti conosciuta❤️ Mi stringo a te Franco con profondo affetto🙏

Linda Di Natale


Grazia, un riferimento umano e professionale

La scomparsa di Grazia è una perdita immensa per i suoi cari ma anche per tutti noi che ci battiamo per la riduzione del danno dalle dipendenze, per carceri più umane e giuste,per la socialità e l ‘ affettività nei luoghi di restrizione.
Ciao

Paolo Cento


Il nostro ricordo

Autrice e collaboratrice in numerosi testi che abbiamo avuto l’onore di pubblicare. Ne abbiamo apprezzato la serietà e la riservatezza dell’impegno.

Casa editrice Edizioni Menabò D’Abruzzo

Gaetano Basti


Grazia Zuffa: scienza, testimonianza, militanza

Grazia Zuffa ha nutrito per anni il nostro impegno, di donne, d femmniste, di militanti per la trasformazione del mondo-dato-per-scontato. Non l’ho incontrata molte volte, spesso è stata semplicemente un testo su cui non si poteva fare a meno di riflettere. Anche dalla mia vecchiaia, sento che la sua scomparsa lascia un vuoto, una nostalgia e una scia di affetto.

Franca Bimbi


Cara Grazia

Cara Grazia, sono andato a rileggere i tuoi contributi (anche con lo pseudonimo di Salvina Rissa) sul nostro amato “Fuoriluogo”, cui avevamo dato vita assieme, una vita fa. È un autentico giacimento di idee, tensioni, proposte, collegamenti, passioni, oltre che di ricordi, anche a distanza di un quarto di secolo.
Riguardando tuoi articoli mi è tornato in mente il sentimento che ho sempre provato nei tuoi confronti, assieme alla stima e all’affetto. Un po’ me ne vergogno, perché non è nobile: è l’invidia. Invidia per la tua intelligenza, per la tua rara capacità di sviscerare con rigore scientifico le problematiche attorno cui costruire iniziativa politica trasformativa, di supportare la passione politica ed etica con solide argomentazioni. E forse più di tutto, per la sapienza e tenacia, che hai sempre condiviso con Franco, nel creare rete e mettere in sinergia persone e ambiti, assieme sapendo indirizzare e formare nuove leve e competenze.
La tua è davvero una perdita irrimediabile, ulteriore motivo di sconforto in questi tempi cupi in cui la disumanizzazione e la superficialità trionfano e sembrano dare torto all’impegno di tutta una vita, tuo e dei tanti e tante con te che ora ti piangono. Invece dobbiamo dirci e sapere che nelle tante battaglie per i diritti hai e abbiamo avuto ragione, pur se “loro” hanno ed esercitano senza scrupoli la forza, il disprezzo per la verità, la repressione del diverso, l’arroganza del potere.
“Un percorso controcorrente” titolava un tuo articolo (Fuoriluogo-il manifesto del 22 febbraio 2002) in cui riferivi del momento di dibattito tenuto a Firenze in memoria di Riccardo Bordoni e l’istituzione di un premio in suo onore.
Ecco, credo che questo termine riassuma bene la tua vita: decisamente, orgogliosamente, preziosamente controcorrente.
Sarai sempre nel mio ricordo.
Vorrei dedicare a te e a Franco questa poesia di Franco Fortini perché, quando le parole si fanno deboli, incapaci e insufficienti, la poesia è quel che ci rimane per reagire alla disperazione e far fronte alla mancanza.
Con amore, Sergio
*********
Una volta mi chiedevi che cosa avevo
e non ti rispondevo.
Ma è divenuto molto difficile
parlare delle ultime cose, madre mia.

Nelle ultime ore
eri con gli occhi sbarrati.
Eri atterrita di non potere
parlare più
nemmeno dentro di te
della sola cosa.
Ora il rumore è così violento
così furioso lo scotimento di tutta la realtà
che perfino laggiù
deve venirne il tremito
come nelle cantine della guerra.
Non farò a tempo a fare i conti, non c’è
più il tempo ormai.

Questo dunque è
quello che ancora non sapevo.
Ora lo sai anche tu
lo sappiamo
mentre stiamo per rinascere.

(Franco Fortini, In memoria I)

Sergio Segio


Ciao Grazia
Ci mancherai tantissimo !
sei stata per tutte e tutti noi un riferimento costante, un approdo solido e sicuro a cui rivolgersi ogni volta che avevamo un dubbio su come affrontare uno dei tanti temi delicatissimi di cui ti sei occupata.
Il rigore delle tue analisi, la serietà con cui affrontavi ogni argomento è stato e continua ad essere per noi un riferimento costante, la guida che ci impedisce di deragliare; leggerti, ascoltarti, mi ha sempre fatto sentire più sicuro e convinto delle nostre posizioni.
Ho imparato negli anni quale era la misura giusta per restituirti l’affetto e l’amicizia che esprimevi sempre in modo particolare e che ho avuto sempre la sensazione di sentire forte. Ti ringrazio tantissimo, mi mancherai.

Hassan Bassi


Un ultimo saluto a Grazia Zuffa

Con profonda tristezza apprendiamo della scomparsa di Grazia Zuffa, psicologa, ricercatrice e instancabile sostenitrice dei diritti umani. Il suo impegno nel campo dell’uso di droghe, delle dipendenze e del carcere ha rappresentato una guida per tutti noi. Grazia ha dedicato la sua vita alla ricerca di politiche più umane e giuste, lavorando per una società inclusiva e rispettosa della dignità di ogni individuo. La sua voce autorevole e compassionevole continuerà a ispirarci nelle nostre azioni quotidiane.

Il Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienti si unisce al dolore dei familiari e degli amici, ricordando con affetto e gratitudine il prezioso contributo di Grazia alla nostra comunità.

Buon viaggio, Grazia.

Il Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienti – CNCA


Sergio ha definito il tuo non esserci più “una perdita irrimediabile”. Questo senso di smarrimento intellettuale è anche il mio, che saluto non solo una maestra e una compagna di battaglie ma un vero punto di riferimento per la costruzione di pensiero critico. Con affetto profondo, radicato, sincero, porteremo avanti quanto da te costruito, come ci hai insegnato.
Ciao Grazia

Serena Franchi


Messaggio per Grazia

Un grande abbraccio ai familiari una grande testimonianza di stima e affetto per una grande maestra per me e per tutti i miei colleghi di Cat che hanno avuto il privilegio di conoscerla

Stefano Bertoletti


Ciao Grazia

Grazia, resterai sempre con noi. Continueremo ad impegnarci nei luoghi dove siamo stat* insieme, in Società della Ragione, per i diritti di tutte e tutti. Sarà il nostro modo di tenerti sempre con noi, perchè tu viva sempre fra noi. Le tue idee, il tuo coraggio, il tuo impegno ci accompagneranno sempre. Anche se il tuo sguardo lucido, le tue riflessioni profonde ci mancheranno sempre… Ciao Grazia. Nessuno muore finchè vive nel cuore di chi resta.

Denise Amerini


Amica e maestra

Adesso devo avere la forza di portare a termine le cose cominciate insieme, ci tenevi e devo farlo. Ma è difficile, ho dentro un vuoto immenso. L’ ultimo incontro a Roma, dietro a quello striscione sui diritti delle donne detenute. Mi piace tenere nel cuore quell’ immagine. Mi mancherai, mi manchi già.

Susanna Ronconi


Grazia, la mia Queen,
La tua scomparsa improvvisa mi lascia senza parole, con un dolore profondo e un senso di vuoto che difficilmente potrò colmare. Sei stata una persona speciale, una presenza incisiva nella mia vita e in quella di tanti altri.
Riservata e colta, autonoma e appassionata, la tua forza intellettuale e il tuo rigore di ricercatrice hanno saputo illuminare le questioni più complesse, trasformando l’analisi in proposta politica, il pensiero in azione. Con te ho condiviso battaglie per i diritti, momenti di confronto e di crescita, ma soprattutto attimi di quotidianità preziosa, in cui mi hai fatto sentire in famiglia.
Negli ultimi tempi, la distanza e le difficoltà non ci hanno impedito di rimanere vicine: i nostri messaggi, le foto, le telefonate erano il filo che ci univa, anche quando la vita sembrava separarci. E ora mi chiedo: a chi telefonerò nei momenti di dubbio e scoramento? Mi mancherai, Grazia. Mancherà la tua voce, il tuo pensiero, il tuosorriso.
Grazie per tutto quello che sei stata per me. Il tuo lavoro, il tuo coraggio e la tua passione continueranno a vivere nel mio cuore.
Con amore e riconoscenza,
Maria Stagnitta


A Grazia

Voglio credere che “la morte non sia niente! Che tu sia nella stanza accanto “.
Come voce autorevole e combattiva, che ha tenuto vivi spazi di libertà civili come realizzazione “dell’uso pubblico della ragione”, non ti faremo venire meno nel tempo che ci rimane.
Nei nostri cuori e nella mia anima resterai oltre ogni spazio/tempo di esistenza.
Se non sono stati moltissimi gli anni della nostra frequentazione , l’intensità e la profondità, la stima e l’affetto che ci ha unite mi fa vivere questo momento tragico del tuo andare via come un tuo restare per fare ancora tante tante cose insieme.
Sono vicina a Franco, a Irene, ai due nipotini, per i quali i suoi begli occhi brillavano di gioia. Giusi Furnari

Giusi Furnari


Per Grazia

Caro Franco, cara Irene
con profonda incredulità ho appreso della scomparsa di Grazia.
Grazia non è stata soltanto una brillante intellettuale e una professionista straordinaria; per me, è stata anche una vicina di casa affettuosa, una presenza generosa . Ricordo i dolcetti e gli sformati di verdura che mi donava, i pranzi e le cene condivisi, la spesa insieme al mercato biologico di Testaccio, le chiacchierate sullo stato delle cose in Italia e nel mondo. Ogni incontro con lei era un’opportunità per apprendere e per riflettere, ma anche per sorridere e sentirsi accolti.
Il suo impegno instancabile per i diritti umani, la giustizia sociale e la salute mentale ha lasciato un segno indelebile. Grazia ha saputo unire competenza e umanità, trasformando la sua passione in azioni concrete per il bene della comunità.
Ricorderemo Grazia non solo per i suoi straordinari contributi accademici e politici, ma anche per la sua gentilezza, la sua ironia “fiorentina” e la sua capacità di ascolto. Anche per la sua severità, quando era necessaria.
Vi abbraccio anche da qui con affetto e vi tengo nei miei pensieri.
Amicaliter,

Mimmo Morabito


Ci ha lasciati all’improvviso l’amica Grazia Zuffa. Psicologa, presidente della Società della Ragione, componente del Comitato Nazionale di Bioetica, avevamo l’onore di averla come membro del nostro Comitato Scientifico. Di recente aveva lavorato con noi, portando contributi acuti e rilevanti, per superare la pratica dell’isolamento carcerario su scala mondiale. Le cose cui prestiamo attenzione disegnano il nostro sguardo sul mondo e la nostra scala di valori: dai tempi in cui sedeva in Senato nelle file del Pci, Grazia si è impegnata sui temi del carcere e della giustizia, delle dipendenze, della differenza femminile, della salute mentale, consapevole che, sempre di più, sono questi gli ambiti cui è necessario guardare per costruire un futuro più giusto. Ci stringiamo forte al marito Franco Corleone e alla figlia Irene, cui va il grande abbraccio della comunità di Antigone.
Associazione Antigone


Grazia Zuffa ci ha lasciato: un grande dolore, una perdita enorme

Grazia Zuffa ci ha lasciato.

Il Coordinamento nazionale per la Salute Mentale esprime dolore e vicinanza ai familiari di Grazia Zuffa, in specie a Franco Corleone. Si tratta di una perdita enorme per tutte le persone e le organizzazioni impegnate per affermare i diritti sociali e civili, soprattutto delle persone più vulnerabili, per contrastare ogni discriminazione di genere, per costruire una società giusta e libera. Il Suo contributo a questa causa è stato grande e non deve andare disperso.

Coordinamento nazionale per la Salute Mentale


ITANPUD si unisce al dolore della rete di associazioni e persone che da anni si impegnano per una riforma delle politiche sulle droghe. E’ venuta a mancare Grazia Zuffa per molt@ è stata un riferimento, una Maestra e molto di più. Molti tra noi hanno solo letto suoi libri ed articoli, mentre i più grandicelli hanno avuto occasioni per interagire e confrontarsi.
Viene a mancare una voce importante, che tanto ha lavorato per sviluppare un pensiero nuovo, libero dal giogo proibizionista.

ITANPUD


Ho conosciuto Grazia Zuffa molti anni fa, quando cominciai a occuparmi di politica delle droghe. I suoi scritti e i suoi interventi a convegni e seminari sono sempre stati per me una fonte preziosa di informazione e riflessione. Prima quando stavo al Partito radicale e al Coordinamento radicale antiproibizionista e in seguito quando ho continuato a lavorare su questi temi a Radio Radicale. E tali resteranno.

Roberto Spagnoli


Grazia

Sono stati innumerevoli i momenti di apprendimento, di nutrimento, dove Grazia portava il suo sapere e la sua lungimiranza e ai quali ho avuto l’opportunità e il piacere di partecipare. Sempre contemporanea e all’avanguardia. E ora, incredula e addolorata, il ricordo più vivido che emerge fra i tanti è curiosamente quello di quando bonariamente mi “redarguì”.
Più di vent’anni fa avevamo prodotto un documentario sulla riduzione del danno a Roma di cui eravamo molto orgogliosi e lei partecipò alla sua presentazione. Fu l’unica alla fine della visione a fare una critica autentica, creativa, intransigente… “Molto buono il prodotto, necessario, ma non aver affrontato e tracciato anche il tema dell’illegalità e del carcere é una grave mancanza”…
E questa critica e suggerimento è rimasto per me un grande insegnamento. Oltre al rammarico di un documentario monco mi è rimasta soprattutto lo sguardo colto e severo di chi cercava sempre di chiudere il cerchio, di chi non si accontentava, lo sguardo di chi ha accompagnato tantissimi operatori in tutta Italia a rendere il proprio lavoro più ricco di interrogativi, più sapiente e più rigoroso.
Ciao Grazia e un abbraccio a Franco

Daniela Cerri di Parsec


Lei era proprio bella

Specialmente in minigonna, generosa e con un bel sorriso. Siamo diventate amiche e mi ha accolto nella sua casa: dalla terrazza guardavamo le statue di Moore al Forte Belvedere e le bandiere rosse alle manifestazioni in S. Croce. Di quegli anni ricordo la fatica di guidare,a turno, la 500 giardinetta carica dei pac hi di Noi Donne da consegnare in provincia, ma anche l’emozione dei comizi per il divorzio e l’euforia condivisa dopo.
Ricordo le ore dedicate alla disanima di amicizie, amori, storie, col gatto Mumu’ in collo e il sottofondo di Lucio Battisti ad attutire i nostri disaccordi. E ancora la partenza per il mare con l’air camping sul tetto della Lancia Fulvia del babbo. E tanto altro…Lei c’è sempre stata (soprattutto nei momenti più difficili) anche se da lontano, nonostante le sue certezze a volte categoriche o proprio in virtù delle stesse.

Un abbraccio a Irene, Franco, Andrea e Stefania

Onelia Martini


Grazia: friend, mentor

Amazing memories with you! Meeting you at 19 changed my life. Your generosity, humour, wisdom, erudition, passion and style have never left me. Thank you for sharing your summers, family, food, home and work with me. My daughter was also so inspired by you. Thank you Grazia. You are so cherished.

Emilia Wilton-Godberfforde


Buon viaggio carissima Grazia!

Cara Grazia con te ho condiviso per tanti anni l’impegno contro il proibizionismo e la lotta per affermare le strategie di Riduzione del Danno, porto nel cuore e nella mente la tua forza, e la tua onestà intellettuale. Buon viaggio.

Vittorio Agnoletto


Un grazie inconsolabile a Grazia

Di tutte le cose meravigliose che si potrebbero scrivere, e che tanti altri scriveranno meglio di me, del suo impegno politico e intellettuale, puntuale e appassionato, del contributo della sua vivace intelligenza, della sua sconfinata curiosità, e della sferzante ironia, io voglio ricordare Grazia come la metà ideale di Franco Corleone, la compagna e complice perfetta di tante battaglie civili, ma anche di ricette prelibate, cucinate con leggera sapienza, di risate e ragionamenti e sragionamenti interminabili, attorno al tavolo da pranzo.
Con Irene, con la gattina Scopetta a fare le fusa davanti al fuoco, nel camino.
Grazie di esserci stata come sei stata, per tutti noi. Grazia

Rita Cenni


dal Soggiorno Proposta

Carissimo Franco, insieme a me anche la grande famiglia del Soggiorno Proposta di Ortona e dei volontari tutti, si stringe a te per la dolorosa perdita della tua amata Grazia.
Quello che ci unisce a te e a lei non è un segreto, ma una dolce e costante realtà. Con voi la nostra vita ha avuto più senso e il nostro impegno orizzonti nuovi.
Lei è partita ed ha scalato il cielo, ma continuerà a volerci bene, ad accompagnarci e a guidarci con cuore e competenza nel nostro domani.
Il tuo, il suo e il nostro futuro saranno ancora segnati da ciò che ci ha uniti fino ad oggi.
Non vivremo di nostalgie, ma di speranze che diverranno nuova realtà.
Con l’affetto di sempre
Don Gigi e tutti gli altri

Pierluca Moro


CORDOGLIO PER LA MORTE DI GRAZIA ZUFFA: BIOETICISTA, PSICOLOGA E POLITICA DA SEMPRE ATTENTA ALLE SITUAZIONI DI SVANTAGGIO!

La Consulta di Bioetica Onlus piange la morte di Grazia Zuffa, senatrice, psicologa e esperta di bioetica, che ci ha lasciato per improvviso fatale malore ieri 9 febbraio. Da sempre impegnata nel sociale a difesa dei più deboli, ha prestato grande attenzione ai problemi sollevati dalle droghe e alla situazione delle carceri al fine di tutelare i diritti di tutti coloro che si trovano in situazioni di svantaggio. Anima dell’Associazione “La Società della Ragione” di cui è stata Presidente, Grazia ha collaborato più volte con la Consulta di Bioetica Onlus e da ultimo ha partecipato al Convegno “Minori di ogni genere” tenutosi a Trieste il 31 gennaio/1° febbraio, dove ha tenuto uno splendido intervento sui problemi etici inerenti la “affermazione di genere”.
Donna dai tratti gentili ma ferma nelle proprie posizioni, da anni Grazia Zuffa è stata molto attiva nel Comitato Nazionale per la Bioetica, dando contributi fondamentali alla bioetica laica. Siamo vicini a Franco, alla figlia Irene col marito e ai nipoti e ai familiari e amici tutti, porgendo loro le condoglianze più sentite

Maurizio Mori


Grazie a te, nel loro sguardo

La notizia della tua scomparsa mi accompagna da ieri, l’ho saputo attraverso i social network ed è stata da subito la sensazione di una grande perdita, insieme alla scoperta di una vita, la tua, vissuta con impegno, dedizione, profondità, cura e amore.
Non ci siamo mai strette la mano, non ti ho conosciuta in modo diretto, ti ho anche letta poco. Eppure, ho sentito ciò lasci che è ampio, aperto, lucido e visionario.
La notizia della tua scomparsa mi accompagna da ieri perché ti ho conosciuta attraverso lo sguardo e l’ammirevole postura scientifica di Giulia, da cui sempre si impara e si trova spazio per un confronto puro.
E ancora, perché io e Lisa abbiamo fatto un piccolo tratto assieme e la passione che aveva per la Società mi ha coinvolta fin da subito.
Quando è una sorella ad andarsene, lo si sente in modo chiaro.
Grazie per le tue lotte, grazie per aver lasciato tante testimonianze e riflessioni.
Sentite condoglianze alle sorelle, ai cari e a tutte le persone vicine a Grazia Zuffa.

Jessica Lorenzon


GRAZIA ZUFFA ERA SAGGIA, CON UNA COMPASSIONE PROFONDA E SENZA PAURA IN LA SUA DIFESA DELLA GIUSTIZIA.

Her voice lives in the many students she inspired and in the lucid texts she left us.

Peter Cohen


Riconoscenza a Grazia, affetto e vicinanza a Franco e familiari.

Arrigo Cavallina


Nel pubblico e nel privato, psicologico e non, Grazia “zuffina” carissima anche la gioia di condividere il tuo pensiero singolarmente profondo e lieve.

Nicoletta Collu


Il Consiglio Direttivo Nazionale FeDerSerD – Federazione Italiana degli operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze – esprime dolore e vicinanza ai familiari e colleghi di Grazia Zuffa, in particolare a Franco Corleone e la figlia Irene per la perdita enorme di Grazia, una donna e una professionista che ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla formazione nel campo dell’uso di droghe, delle dipendenze, della giustizia, del carcere e della salute mentale. Siamo certi che il suo importante contributo non andrà perso.

La Presidente Nazionale FeDerSerD
Roberta Balestra


Equipe salute mentale carcere di Udine

Caro Franco, ci stringiamo a te in questo momento in cui perdi la compagna di vita impegnata come te nella realizzazione di una società migliore e con l’occhio attento agli ultimi. Noi non la conoscevamo di persona ma abbiamo conosciuto bene te e la tua passione politica, sociale ed umana che sicuramente sarà stata l’anima della Vostra relazione. Un abbraccio da Udine da tutti noi sperando di rivederti presto e poterti abbracciare di presenza

Calogero Anzallo


Condoglianze

Alle persone più fragili mancherà d’ora in poi un punto di riferimento insostituibile. Ma continuerà a essere per sempre vivo e prezioso per tutti noi il suo impegno e il suo pensiero. A Franco Corleone l’abbraccio di tutta l’associazione vicino/lontano di Udine

Paola Colombo


Troppo poco è durato tutto!

Dopo il corso online per volontari organizzato da Semi di Libertà Onlus di Paolo Strano, certamente una delle mie tappe culturali vissute “da lontano” coi carcerati è stata proprio la Società della Ragione di Grazia Zuffa, grazie alla quale ho conosciuto “qualcosa” di quello che è il vasto mondo della psicologia femminile. Ho letto il libro “La prigione delle donne” e per la prima volta ho scoperto la sessualità in carcere come esigenza da difendere. Ho capito qualcosa di più su come il carcere viene vissuto dalla donna rispetto all’uomo, l’importanza dell’educazione.
Tra i tanti impegni sono riuscito a seguire di recente qualche conferenza online, specie con riferimento alle donne migranti e rom colpite dal Decreto Sicurezza del Governo attuale.
Troppo poco è durato tutto! Ho ancora tanto da imparare!

Pieralfonso Iacono


Our condoleances and appreciation for Grazia’s legacy

Working with Grazia was wonderful for so many reasons, and she will be dearly missed as the courageous and beautiful person she was to all of us. A great loss for human kind.

Drugs and Democracy team of the Transnational Institute

Pien Metaal


Sento una gratitudine profonda verso Grazia, e so di essere stata fortunata ad aver incontrato il suo pensiero, il suo attivismo, il suo insegnamento. Mi dispiace moltissimo che l’abbiamo persa; so che quello che ha lasciato non è perso ma, come altri hanno detto meglio di me, facciamo e faremo i conti con la perdita della sua presenza, della luce, la bellezza, la forza che portavano le sue parole nelle nostre battaglie condivise. Ero sempre contenta di incontrarla ai seminari, alle riunioni; ho tutti ricordi positivi dei momenti in cui ci siamo incontrate e le volevo bene. Abbraccio Franco, Irene e tutta la famiglia.

Chiara Cicala


Ho appena letto con grande tristezza queste righe. Ricorderò sempre Grazia per le cose che abbiamo fatto insieme e per le sue tante iniziative sul “problema droghe”, che anche a me è sempre stato molto a cuore.
Un saluto affettuoso a Franco e a tutti gli amici di Fuoriluogo, con la sensazione che quella che ci appare la fine della nostra “vita” è solo un cambiamento, il passaggio verso qualcosa che non possiamo comprendere, ma che sarà per sempre.
(“La Mente umana non può dissolversi totalmente con il dissolversi del suo Corpo; ma di essa rimane un qualcosa, che è eterno.” – B. Spinoza)

Claudio Cappuccino



Non sono riuscita, a nessuna età, ad accontentarmi di rimanere accanto al fuoco e semplicemente guardare quello che accadeva intorno. La vita va vissuta. La curiosità deve alimentare la vita. Nessuno deve, per qualsiasi motivo, girare le spalle all’esistenza.

Eleanor Roosevelt

Ho cercato una frase che potesse rappresentare il carattere di Grazia, collega di grande intelletto e di spirito battagliero che ci ha lasciato ieri all’improvviso.

L’ho conosciuta da non molti anni, grazie a Franco Corleone, suo marito, con il quale abbiamo avuto da subito un’intesa in intenti e pensiero.

La vasta cultura di Grazia, che va dalla docenza universitaria, alla Direzione di quotidiani, fondatrice e direttrice di associazioni come la Società della Ragione, l’ha resa protagonista di grandi battaglie per i diritti sociali delle donne in ogni circostanza di restrizione o difficoltà.

Ci ha regalato splendidi articoli pubblicati sul Vaso di Pandora, che trasudano di impegno, coerenza  e conoscenza.

Abbiamo perso una grande donna che avrebbe potuto insegnarci ancora molto sulla strada della lotta allo stigma.

Abbraccio Franco e spero che la forza di Grazia lo sorregga in questo momento tragico.

Monica Carnovale
Il Vaso di Pandora


Polizia Penitenziaria Casa Circondariale di Udine

Caro Franco, ti siamo vicini in questo momento in cui perdi la compagna di vita. Sicuramente una persona che condivideva la tua passione politica, sociale ed umana.
Un forte abbraccio da Udine, dove ti aspettiamo, per continuare a realizzare i sogni, che sicuramente condivedevate, di recupero degli ultimi.

Ispettore Capo Massimo Russo


Ciao Grazia

Ciao Grazia
Te ne sei andata così in punta di piedi, senza preavviso, ci hai lasciato tutt* sgomenti e increduli. Sei sempre stata una persona con una grande dignità e rigore morale e anche la tua morte è stata sobria, non urlata, ma forse per questo ancora più amara…non ce lo aspettavamo…pensavamo di avere ancora tempo per confrontarci, per osservare con te altre prospettive, indagare altre vie…
Quando penso a te, ho un’immagine che si affaccia prepotente alla mia memoria: era la prima volta che ti vedevo, erano gli anni ’90 a dir la verità sarà stato il ’95. Ero di nuovo a Torino, dopo aver girovagato un po’ per l’Europa, con una gran voglia di riprendere le battaglie…erano gli anni della 309 che reintroduceva la punibilità per detenzione e uso personale di stupefacenti.
La mia generazione aveva pagato e continuava a pagare un prezzo altissimo al proibizionismo!
Le nostre vite e i nostri corpi erano stati oltraggiati, violentati e avevamo pagato un tributo altissimo a Tanathos: Aids, carcere, epatiti, comunità, non ci era stato risparmiato nulla.
Ricordo appunto quel nostro primo incontro alla ricerca di parole che ci ridessero il potere di rivendicare i nostri diritti. La sensazione più forte che provavo in quegli anni era il sentirsi inadeguata, di essere io quella sbagliata.
E allora penso a quella tavolata in una stanza al Gruppo Abele dove provavamo a elencare i diritti che ci aerano stati scippati. Fu in quella occasione che scrivemmo la prima carta dei diritti delle persone che usavano droghe e tu eri lì al nostro fianco, come lo sei stata molte e molte altre volte.
Penso che le persone che usano droghe abbiano un grande debito nei tuoi confronti, se in questo paese si è potuto parlare di droghe in modo non stereotipato, al di fuori del pensiero dominante e al di là delle tante persone che avevano svenduto la propria intelligenza e senso critico al potere di quegli anni, lo si deve a te.
È stato grazie a te che è nato Forum Droghe e quindi la rivista Fuoriluogo, senza dimenticare le Summer School organizzate da Forum Droghe, dove le esperienze italiane potevano dialogare e confrontarsi con le altre realtà europee e internazionali. È stato grazie al tuo lavoro di ricerca e divulgazione, al tuo rigore scientifico che si sono potuti illuminare aspetti che altrimenti sarebbero rimasti taciuti e nascosti. Parlare di consumo controllato, andare oltre la visione bio-medica delle dipendenze che cercava di schiacciarci in una visione da positivismo Lombrosiano.
Sono solo alcune considerazioni da vecchia consumatrice, ma la tua ricerca è stata a 360 gradi, e conoscendoti non poteva essere altrimenti, il tuo impegno ti ha visto presente non solo nel dibattito sulle droghe, ma hai spaziato dalla salute mentale, al protagonismo delle donne, al carcere, alla bio-etica.
Ma quello che mi ha sempre colpito è stata la tua capacità di coniugare il lavoro scientifico alla pratica politica, la capacità di stare nelle battaglie senza deroghe.
Grazia il tuo cuore ti ha tradito, ci ha tradito!
Ma quanto è stato generoso il tuo cuore? Voglio ricordarti così, come una donna di grande intelligenza e di grande cuore.
Ci mancherai e ci mancherai tantissimo, ci mancherà appunto la tua intelligenza e il tuo cuore!
Addio Grazia! È stato bello incontrarti e fare un pezzetto di strada con te.
Buon viaggio!

Maria Teresa Ninni