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(Notiziario Aduc di Katia Moscano)

Le disparita’ razziali, sempre esistite nelle sentenze federali e statali, sono state documentate in un rapporto del Justice Policy Institute, per il quale il 97% della popolazione carceraria delle contee e’ afro americana.
Su 198 contee controllate, 193 hanno rivelato disparita’ razziali sulle condanne per i crimini connessi alle droghe. Mentre il tasso di spaccio tra bianchi e neri e’ pressoche’ simile, i secondi hanno dieci probabilita’ in piu’ di finire in galera.
Il rapporto: “The Vortex: The Concentrated Racial Impact of Drug, Imprisonment and the Characteristics of Punitive Counties”, rivela che le contee piu’ povere, abitate per lo piu’ da afro americani, con fondi cospicui destinati alla polizia o al sistema giudiziario hanno anche il tasso piu’ alto di detenuti per crimini connessi alle droghe rispetto alle contee senza queste politiche. Differenze riscontrate indipendentemente dal tasso effettivo di atti delinquenziali. Inoltre, il tasso delle condanne per droga non dipende dal reale consumo della sostanza.
Per i ricercatori, queste disparita’ sono da attribuire alle diverse sentenze emesse dai tribunali, alle condanne minime previste dalle leggi sulle droghe, e alla diversa disponibilita’ di pene alternative (centri per la disintossicazione) disponibili per i neri, che fanno si’ che questi finiscano piu’ spesso in galera.

“Le leggi, e le leggi sulle droghe, sono particolarmente sensibili alla discrezionalita’ dei giudici. La ragione per la quale nelle contee gli afro americani sono piu’ spesso puniti con il carcere e’ da attribuire in parte alle diverse politiche sociali, e ai fondi destinati maggiormente alla polizia e al sistema giudiziario tradizionale”, ha dichiarato Phillip Beatty, uno degli autori del rapporto.
L’intero rapporto e’ possibile leggerlo QUI:

www.justicepolicy.org/images/upload/07-12_REP_Vortex_AC-DP.pdf