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(Notiziario Aduc) L’oppio rappresenta l’equivalente di oltre la metà del prodotto interno lordo (pil) in Afghanistan. Lo ha annunciato l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc) nella sua relazione finale 2007 su questo Paese.

“L’oppio rappresenta adesso l’equivalente di più della metà (53 per cento) del pil ufficiale dell’Afghanistan”, afferma questa relazione pubblicata dall’Onu a Vienna. Così, il valore delle esportazioni di oppio ha raggiunto nel 2007 un totale di 4 miliardi di dollari, rispetto ai 3,1 miliardi di dollari l’anno scorso, vale a dire l’equivalente del 53 per cento del pil stimato in 7,5 miliardi di dollari dal governo afgano. Kabul non inserisce in questa stima l’oppio.
Secondo il direttore esecutivo dell’Unodc, Antonio Maria Costa, il 25 per cento delle entrate ottenute dall’esportazione dell’oppio -ossia un miliardo di dollari- va agli agricoltori che coltivano il papavero da cui si estrae l’oppio. I responsabili distrettuali incassano le tasse sui raccolti, i ribelli si finanziano con la produzione e la distribuzione dell’eroina, mentre i trafficanti guadagnano con il commercio della droga. Dalle stime dell’Unodc emerge che nel 2007 le esportazioni afgane di oppio hanno fruttato 1,7 miliardi di dollari, quelle di eroina e morfina circa 2,3 miliardi: nel 2006 gli incassi ammontavano rispettivamente a 1,2 e 1,9 miliardi.