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(Notiziario Aduc) Dopo anni di critiche alla politica liberale degli olandesi nei confronti del problema “droga”, le autorità americane hanno cominciato ad accettare quella che è ritenuta una pietra miliare dell’approccio di questo paese verso gli stupefacenti -che l’uso di droga sia una malattia piuttosto che una manchevolezza morale.
In un’intervista all’Associated Press, il “numero uno” dell’antidroga in seno all’Amministrazione Bush, John Walters, ha detto, ieri all’Aia, di aver discusso con la controparte olandese anche del fatto di “considerare l’uso di droga alla stregua di una malattia cronica neurologica (…)ed, alla luce di ciò, mettere in atto quella misure sanitarie che già usiamo per altri tipi di patologie”.
Walters ha quindi precisato che, sul modo di affrontare il problema “droga”, Stati Uniti ed Olanda “non concordano pienamente, ma stanno avanzando su un terreno comune”.