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(Fonte: Ansa) ROMA, 8 maggio 2007 – ”Non ci siamo mai accorti che Chiamparino fosse un antiproibizionista, non possiamo dire che Torino abbia sperimentato politiche alternative a quella nazionale”: cosi’ Susanna Ronconi, presidente di Forum Droghe ed ex membro della Consulta nazionale delle tossicodipendenze, commenta le affermazioni del sindaco di Torino sulla questione droga. Ronconi, torinese e operatrice da anni nel campo delle tossicodipendenze, ritiene infatti che le citta’ italiane siano ”ferme da questo punto di vista, non si prova a governare il fenomeno con strumenti innovativi. Se paragonati ai sindaci di citta’ come Barcellona, Francoforte e Ginevra, quelli italiani non hanno una politica locale sulle droghe, delegano tutto ai Sert, non c’e’ un pensiero originale”. ”Ma cosa aspettiamo – si chiede – a metterci attorno a un tavolo e fare un serio ragionamento?”. In secondo luogo, secondo Ronconi ”Chiamparino confonde la causa con l’effetto: dice che serve una legge piu’ repressiva, ma l’Italia in questo momento ha la legge piu’ repressiva d’ Europa, e d’altronde sono decenni che si risponde al consumo di droghe con la legge penale. E il fatto che esista un mercato nero e dei consumatori clandestini e’ l’esito di questa scelta politica. Occorre fare un bilancio e decidere che cosi’ possiamo solo peggiorare la situazione”. Infine, Ronconi definisce ”gravissimo” il fatto che il sindaco di Torino se la prenda con i consumatori cosiddetti integrati: ”punire queste persone e’ contro qualsiasi cultura del diritto, perche’ il consumo individuale e’ un diritto della persona e non fa danno a terzi”. ”E’ imbarazzante che a dirlo sia una persona di sinistra. Se noi puniamo i consumatori socialmente integrati, facciamo un danno pazzesco perche’ saremmo noi, in questo modo, a creare dei delinquenti. Non capisco – conclude – chi se ne potrebbe avvantaggiare”.