(Pietro Yates Moretti dal Notiziario Aduc) Anche se possiamo immaginarci di cosa si trattava, conoscendo il livore che Alleanza Nazionale riserva a tutte le iniziative di riduzione del danno che non siano puramente totalitar-repressive, abbiamo preso visione dell’opuscolo sulle droghe al centro delle polemiche in Emilia Romagna prima di esprimere un giudizio.
Ebbene, questo opuscolo (pubblicato tre anni fa, quando il furore repressivo di An evidentemente non aveva ancora raggiunto livelli cosi’ alti) spiega semplicemente come ridurre il danno cagionato alla salute da uso di sostanze stupefacenti. Insomma, l’impostazione del tutto logica e doverosa dell’opuscolo e’ questa: non ti drogare, ma se proprio vuoi farlo cerca almeno di farti il minor male possibile.
Dalla reazione sproporzionata di Alleanza nazionale (1), ma anche del cattolico moderato Carlo Giovanardi (2), si evince quanto disprezzo si nutra nei confronti di chi usa stupefacenti. O smetti o muori! Questo dimostra come la politica proibizionista non sia mirata a salvare i ragazzi che si drogano, ma ad annientarli. Non a caso, in Paesi dove il tossicodipendente e’ al centro della politica sulle droghe (Olanda, Spagna, Germania, etc. etc. etc.), non solo si pubblicano opuscoli come questo, ma si offrono servizi medici per garantire il minor danno possibile: supervisione medica dell’assunzione di stupefacenti, laboratori itineranti per analizzare la nocivita’ delle droghe illegali prima che vengano assunte, e cosi’ via.
Se Alleanza Nazionale fosse davvero coerente con se stessa, dovrebbe chiedere direttamente la fucilazione dei drogati, invece di imporre politiche irrazionali e moralistiche che servono solo a sterminarli lentamente.