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Incentivi economici per combattere l’uso delle droghe. È la nuova strategia del servizio sanitario inglese (Nhs) che potrebbe rivoluzionare il sistema di prevenzione per un problema che in Gran Bretagna riguarda circa 250 mila persone. L’esperimento, di cui dà notizia il giornalista Charlie Cooper sul quotidiano The Independent, ha coinvolto al momento 33 cliniche che offriranno un incentivo economico di 10 sterline da spendere nei supermercati a tutti i tossicodipendenti che riusciranno a dimostrare settimanalmente, tramite analisi delle urine, di non aver fatto uso di droga.

L’avvio della sperimentazione è avvenuto a seguito di uno studio parallelo condotto dal National Centre for Health and Care Excellence, pubblicato oggi dalla rivista scientifica The Lancet, che ha dimostrato come gli incentivi economici offerti ai tossicodipendenti per incoraggiarli a vaccinarsi contro l’epatite B ha portato ad un evidente aumento delle vaccinazioni, con effetti benefici evidenti su tutta la popolazione. Secondo i primi risultati della ricerca, ancora in fase di pubblicazione, il 45% dei pazienti che hanno ricevuto l’incentivo a tariffa unica (voucher da 10 sterline) e il 49% di quelli che hanno ricevuto incentivi progressivi (da 5, 10 e 15 sterline) hanno completato il programma di vaccinazione entro i 28 giorni previsti, contro il 9% dei pazienti che non hanno ricevuto alcun incentivo.

Gli incentivi economici rappresentano un potente strumento per migliorare la salute pubblica dell’intera popolazione e possono essere introdotti su tutto il sistema sanitario nazionale, spiega il professore John Strang che ha condotto lo studio. Sia sotto forma di contanti o di voucher essi sono considerati importanti per migliorare la salute delle persone a basso reddito e per rompere la catena che lega povertà e malattia. Ora si tratta di verificare se possono rivelarsi utili anche a scoraggiare l’uso delle droghe.