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Forum Droghe e Associazione Luca Coscioni commentano l’arresto dell’ex presidente filippino e sottolineano l’importanza del ruolo della società civile, anche italiana, nella costruzione del capo di accusa per le decine di migliaia di vittime della guerra alla droga nelle Filippine e criticano le recenti posizioni del sottosegretario Mantovano. Oggi evento all’ONU a Vienna.

Leonardo Fiorentini (Segretario di Forum Droghe) e Marco Perduca (dell’Associazione Luca Coscioni) sull’arresto a Manila dell’ex Presidente delle Filippine Rodrigo Duterte a seguito del mandato di cattura della Corte Penale Internazionale per crimini contro l’umanità commessi nella guerra alla droga lanciata durante il suo mandato presidenziale, nelle stesse ore in cui a Vienna si riunisce la 68esima sessione della Commissione Droghe dell’ONU.

“E’ una buona notizia”, dichiara Fiorentini “che giunge dopo anni di denunce e azioni di sensibilizzazione da parte della società civile filippina, sostenuta da quella internazionale anche qui a Vienna. All’inizio del suo mandato Duterte aveva dichiarato ‘se conoscete un drogato, uccidetelo voi’ e ancora ‘Hitler massacrò tre milioni di ebrei… Ci sono tre milioni di tossicodipendenti nelle Filippine, sarei felice di massacrarli’. Con quelle parole partì una vera e propria mattanza che secondo le ong ha ucciso quasi 30.000 persone in esecuzioni extragiudiziali. Ong oggetto di minacce perché Duterte suggerì alla Polizia di sparare agli attivisti dei Diritti Umani”.

“Il lavoro delle associazioni è stato fondamentale sia per denunciare i massacri che che iniziare a raccogliere le prove necessarie per corrispondere alla definizione di crimini contro l’umanità prevista dallo Statuto di Roma della Cpi. E’ dal 2017 infatti che a Vienna, insieme anche a DRCnet e Non c’è pace senza giustizia, abbiamo contribuito a costruire il capo d’imputazione contro Duterte” sottolinea Perduca.

“La notizia arriva il giorno dopo che il sottosegretario Mantovano ha fatto tornare indietro le lancette di 40 anni” concludono Fiorentini e Perduca “posizionando l’Italia ‘in prima linea’ in una nuova crociata contro le droghe. Se Trump si congratulò con Duterte per il ‘buon lavoro’ oggi non potremmo scommettere sul comportamento del Governo italiano se il mandato di cattura della Cpi fosse arrivato con Duterte in Italia invece che a Hong Kong. L’onta della liberazione di Elmasry resta indelebile”.

Oggi alle 16,30 nella sede delle Nazioni Unite di Vienna si terrà un side event proprio su questi temi promosso dalla DRCnet Foundation con il sostegno di Forum Droghe e Associazione Luca Coscioni.
Il live streaming (Inglese) è disponibile sul canale youtube di Fuoriluogo: https://www.youtube.com/watch?v=_E7Ehn6dqh4