Come annunciato durante l’Assemblea Nazionale di novembre e ribadito con forza in piazza il 14 dicembre, non si fermeranno davanti alla minaccia rappresentata dal DDL “Sicurezza”. Ora più che mai, sono prontɛ a mobilitarsi per fermare la deriva autoritaria che si sta delineando nel cuore dell’Europa.
A partire da lunedì prossimo, una delegazione composta da decine di attivistɛ della Rete contro il DDL Sicurezza, provenienti da ogni angolo d’Italia, partirà alla volta di Bruxelles. Una mobilitazione, alla quale parteciperà anche Forum Droghe con il suo segretario Leonardo Fiorentini, che rappresenta un vero e proprio grido di allarme internazionale: l’Europa rischia di vedere nascere una nuova Ungheria.
Il DDL “Sicurezza” non è solo un testo di legge. È un attacco diretto alla legittimità dello Stato di Diritto e della democrazia, un insieme di misure repressive che disegnano un modello di società autoritaria, lontana dai valori che dovrebbero guidare l’Unione Europea.
Per questo motivo, i componenti delle rete si dirigeranno verso Bruxelles. Da un lato, per far suonare un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Dall’altro, per costruire alleanze internazionali capaci di opporsi concretamente alle derive autoritarie e oligarchiche che si stanno rafforzando.
È convinzione degli organizzatori che solo unendo le forze sia possibile costruire un fronte di opposizione solido e irriducibile contro chi, come Giorgia Meloni e il suo governo, punta a demolire i pilastri della democrazia non solo in Italia, ma in tutto il continente.
Questa mobilitazione è un invito rivolto a tutte le realtà internazionali, alle associazioni, ai movimenti e ai cittadini europei: è tempo di agire, insieme, per fermare questa deriva autoritaria e riaffermare i principi democratici su cui si fonda l’Europa. L’appuntamento è al Parlamento Europeo, il 4 febbraio 2025 (accrediti qui).