Quando, al termine di un processo per possesso di cannabis, Mick Jagger fu pesantemente multato per migliaia di sterline, i benpensanti dissero che se l'era meritata. Ma William Rees-Mogg, allora editore del Times, dichiarò la sua contrarietà per quello che definì , in un famoso editoriale, l'impulso primitivo di "spezzare le ali a una farfalla". Lasciando tutti stupiti, pubblicò un annuncio a tutta pagina dedicata all'assunto che "la legge contro la marijuana è immorale nei principi e inefficace nella pratica". Era firmato da 50 personalità, da Jonathan Miller , e da un giovane parlamentare emergente chiamato Jonathan Aitken. Essi lanciarono una campagna, che ebbe vita breve, chiedendo la decriminalizzazione della marijuana. Chiedevano che la cannabis fosse esclusa dalla lista delle sostanze pericolose: "Il possesso ... dovrebbe essere consentito o tuttalpiù considerato una infrazione punibile con una multa di non più di dieci sterline." Nel suo editoriale sul Times, il futuro Lord Rees-Mogg aveva descritto qualcosa che lui definiva " il nuovo edonismo". Diceva che dove questo entrava in conflitto con i valori tradizionali era necessario accertarsi che questi valori includessero "la tolleranza e l'equità ". Questo era il punto di vista dell'establishment riguardo alle grida che si levavano del tipo "Hanno fatto diventare Mick un capro espiatorio" o, più semplicemente , "La cannabis è un innocuo componente del relax contemporaneo". I sostenitori della cannabis supportarono le loro richieste con significative evidenze mediche. Nessuno se ne prese cura. Gli arresti per possesso di cannabis sono passati da 18,213 nel 1985 a 68,598 nel 1995. I pusher si arricchiscono vendendo non solo cannabis, ma un cocktail di droghe. La distinzione tra ciò che non fa male e ciò che invece può essere nocivo è diventata più confusa. E' entrata in gioco l'avidità, e l'isteria si è impadronita del dibattito. La cannabis può portare alle droghe pesanti - si, ma principalmente perchè la stessa persona che ti vende la prima - la cannabis - ti offrirà anche le altre - eroina o cocaina. Non c'è nessuna evidenza scientifica che la cannabis crei il desiderio di droghe più pesanti. L' ironia, naturalmente, è che una delle droghe più pericolose del mondo, quella responsabile del maggior numero di crimini, di ore lavorative perse, di crisi coniugali, di episodi di violenza, è liberamente disponibile in ogni supermercato e piccola bottega della terra. Se l'alcol è una tigre, la cannabis è un innocuo topolino. L'alcol può andar bene per chi lo sa maneggiare. Come ex-alcolista, ho sperimentato in prima persona le terribili conseguenze della dipendenza da una sostanza. Tutti hanno probabilmente conosciuto qualcuno la cui vita - o famiglia - è stata segnata dall'alcol, dall'eroina o dalla cocaina. Ma sicuramente il numero di persone distrutte dall'alcol risulta maggiore. Mentre l'alcol è aggressivo, la cannabis è passiva. Sicuramente nessuno è mai stato "rovinato" da una canna. La verità è che la maggior parte delle persone che conosco hanno fumato una volta o l'altra nella loro vita. E' gente che lavora, mantiene famiglie, dirige aziende, governa il nostro paese, ma tuttora, 30 anni dopo il mio "debutto" in Hyde Park, la cannabis è ancora ufficialmente considerata una droga pericolosa. Questo mi sorprende più che vedere i Rolling Stones, che insieme hanno più di 200 anni, fare le capriole a Chicago, come se il tempo non fosse passato.
Dopo quella prima sigaretta, ne ho fumate moltissime altre, anche se oggi ho smesso quasi del tutto. Non sarebbe tempo di guardare in faccia i fatti e smetterla con questa ipocrisia?
tratto da: The Independent on Sunday |