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Ora anche gli angeli hanno paura
La ricerca promossa dal Cnr, prestigiosa istituzione scientifica degli umani, che ha verificato la presenza nell’aria di Roma di consistenti tracce di cocaina non lascia più dubbi: anche nella terra degli angeli vi è ormai un’emergenza droga. È chiaro, infatti, che la responsabilità sulla diffusione della “polvere d’angelo” non può ricadere solo sugli umani: chi può dirsi innocente? Come non pensare, ormai, che anche in Paradiso questa terribile piaga stia già mietendo le sue vittime?
I dubbi diventano certezze. Sui giornali della Terra ci si chiede, infatti, come si sia potuta spargere ai quattro venti tutta questa droga. Circolano già i primi sospetti, qualcuno punta il dito contro angeli dal comportamento non proprio ortodosso.
La popolazione del Paradiso è spossata, non ce la fa davvero più a reggere dosi così massicce di stress emotivo. Si temono moti inconsulti. Si pretendono azioni vigorose.
L’Arcangelo Gabriele avverte la paura e prende provvedimenti: innanzitutto, è stato dichiarato lo stato di emergenza. Ma questa misura non appare sufficiente: è la 35a volta dall’inizio dell’anno solare che è stata adottata. L’Arcangelo lo sa e gioca una nuova carta: «Mandiamo i Nas in tutte le case del Paradiso». I mass media non si capisce se applaudano o meno, ma intanto danno ampio spazio alla proposta-choc.
I pochi gruppi che avevano provato a porre domande sul consumo di droghe – come mai si stia diffondendo in tutti gli strati celesti e in ogni luogo, se ciò non chiami in causa il nostro stile di vita, il fatto che qui è in gioco il nostro doppio – sono stati duramente tacitati: ora parlano i fatti.
Ma l’allarme non si placa, tutt’altro.
Tutti gli angeli, ormai, attendono nuove terribili notizie e nuovi gravi provvedimenti. Sanno che sarà così. «Nemmeno più in Paradiso siamo al sicuro», ha commentato un angelo passante, «abbiamo timore di tutto e non ci fidiamo più di nessuno».
Nell’aria si respira la paura.