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CANNABIS/1. CHI HA PAURA DELLA SKUNK
Nel luglio 2007 il governo britannico,
alla luce di una «reale preoccupazione pubblica sui potenziali effetti per la salute mentale dell’uso di cannabis, in particolare dell’uso di forme più forti della sostanza comunemente dette “skunk”», chiedeva all’Acmd (“Advisory Council on the Misuse of Drugs”) di riconsiderare la classificazione della canapa, portandola in classe B: di fatto, un inasprimento della normativa vigente. L’Acmd, un organismo consultivo
a carattere tecnico-scientifico che gode di indiscusso prestigio, ha confermato ancora una volta che la canapa deve essere classificata fra le sostanze a minor rischio per la salute in un Rapporto diffuso proprio in questi giorni: «A seguito del più accurato esame di tutte le evidenze disponibili – si legge nel Rapporto – il Consiglio, a maggioranza, ritiene che la canapa debba rimanere in Classe C».
Il rapporto britannico su www.fuoriluogo.it

CANNABIS/2. SE I COFFEESHOP PAGANO LE TASSE
I 700 coffeeshop legali in Olanda hanno versato l’anno scorso allo stato olandese circa 400 milioni di euro di tasse: solo di imposte sulle entrate, come ha rivelato il programma “Reporter” dell’emittente televisiva Kro. La scelta della legalità fa bene all’economia e al bilancio dello Stato. Aspettiamo una riflessione di Tremonti.
Dal blog: fuoriluogo.it/blog