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A proposito di ecstasy e altre droghe sintetiche si invoca la prevenzione. Prevenzione vuol dire innanzitutto informazione, ma non quella che noi vogliamo imporre ai giovani: fin quando avremo la presunzione di aver capito e di decidere in merito non ci sarà mai un confronto costruttivo ma un giuoco di “guardie e ladri”, perché i ragazzi odiano le direttive e anche i consigli non sono tollerati. Nella mia esperienza è dal dialogo coi giovani stessi che si sviluppa l’informazione utile e corretta. Così come questo “decalogo” di riduzione del danno, elaborato insieme ai giovani consumatori. . In discoteca, le persone sensate, dovrebbero sapere che:

1.prendere pillole con sostanze chimiche sconosciute significa “aprire la bocca e chiudere il cervello”
2.per l’alcool invece, sai cosa bevi, ma ti chiude il cervello lo stesso
3.non è possibile ballare ore senza fermarsi, senza bere e senza smaltire il calore del corpo, se ne pagano sicuramente le conseguenze
4.mentre si scruta in giro con il periscopio oculare è possibile accorgersi di amici, conoscenti o altri che non si fermano mai
5 .è importante ricordarsi che ‘’il digrignare i denti’’ è un importante segnale di allarme per il famoso e pericoloso colpo di calore
6.se si sa di aver ‘’calato qualcosa’’ è possibile informarne qualche amico ‘’pulito’’ che possa eventualmente essere utile per ogni evenienza ed anche per la guida
7.se si sa di aver ‘’calato’’ è possibile far suonare l’orologio da polso ogni ora per ricordarsi di andare a bere acqua e “svaporare” il calore
8.se si sa che un amico ha ‘’calato’’ è possibile imparare a memoria questo decalogo e -sorvegliare-
9.se, nonostante tutto, ‘’la voglia della chimica’’ ha prevalso è opportuno aspettare almeno un’ora e mezza per sentire appieno gli effetti. Da quel momento in poi tutte le pasticche prese in più moltiplicano i danni, non gli effetti.
10.‘’calare’’ aumenta l’efficienza fisica, ma in quanto ad efficienza sessuale non pare proprio, anche perché sale il calore al cervello e non può salire nient’altro.