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La 23enne Rachel Hoffman, trovata dalla polizia di Tallahassee in possesso di una borsa con della marijuana, e’ stato chiesto di diventare un’informatrice per evitare di scontare quattro anni di detenzione La ragazza, laureatasi alla Florida State University, e’ stata uccisa due mesi fa, durante un’incauta missione che le fu affidata. Anche il programma televisivo ABC 20/20 ha parlato del suo caso.

“Combattere le droghe significa proteggere le persone, mentre sembra che questo obiettivo non venga rispettato”, ha dichiarato Lance Block, legale della famiglia Hoffman.
Il ministro della Giustizia dello Stato ha assicurato che controllera’ le procedure seguite dalla polizia. Ma il caso ha riaperto i dubbi sulle leggi federali e statali sul possesso di marijuana.

“La definisco una criminale”, ha dichiarato alla ABC Dennis Jones, commissario di Tallahassee, aggiungendo che per il suo Dipartimento sia i consumatori che gli spacciatori sono considerati criminali.
Per la legge statale, il possesso di oltre 20 grammi di marijuana e’ un crimine.

La ragazza fu trovata in possesso anche di due pastiglie di ecstasy, che per lo Stato e’ un crimine, indipendentemente dalle quantita’, e la polizia sospettava che vendesse anche, non fosse solo una consumatrice. “Il mio compito e’ arrestare i criminali e tenerli lontani dalle strade”, ha aggiunto Jones.

Questo caso porta alla luce anche i modi con i quali la polizia ingaggia e usa i collaboratori. La Hoffman non fu addestrata prima di compiere la missione, ossia andare a comprare un grande quantitativo di droghe da due sospetti, uno dei quali l’ha poi colpita a morte