Tempo di lettura: < 1 minuto

severino2.jpgPaola Severino, ministro della Giustizia pro tempore ha colto l’occasione del dibattito al Senato sulla legge per la corruzione ha fatto l’elogio del Codice Rocco per il suo valore insuperato. Ma quel che è grave è l’affermazione che il merito di Alfredo Rocco era di essere un tecnico e di avere fatto prevalere il suo valore sul tempo politico.
Non si può perdonare all’avvocato Severino la sua ignoranza storica. Rocco fu il teorico dello stato etico e il suo Codice fu il fondamento teorico del fascismo e della dittatura. Fu cioè l’esponente massimo del Regime.
Qualcuno chiederà le sue dimissioni o dovremo sopportarla fino alle elezioni?
A maggior ragione dopo questa provocazione rivelatrice occorre che nel programma della nuova legislatura sia posto per la giustizia al primo posto l’approvazione del nuovo Codice secondo le linea della Commissione Pisapia.

L’iconoclasta