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Il procuratore della città di Maastricht, nel sud-est del Paese, nel corso di un processo che fara’ giurisprudenza, ha chiesto oggi fino ad un mese di prigione con sospensione della pena nei confronti di sete venditori di coffee shops che avevano violato la legge vendendo cannabis ad alcuni turisti della droga. “Gli uomini sono sospettati di aver venduto droghe leggere a degli stranieri (non residenti nei Paesi Bassi)” ha scritto in un comunicato la procura di Maastricht, che ha anche chiesto 5.000,00 euro di ammenda e fino a 150 ore di lavori di interesse pubblico. Tre proprietari di coffee shops e quattro impiegati sono perseguiti in merito. Il Comune spera che la sentenza del tribunale potrebbe mettere un po’ di chiarezza nella caotica situazione che si e’ generata dopo che ogni amministrazione comunale olandese puo’ decidere se vietare ai propri coffe shops di vendere cannabis a chi non e’ cittadino olandese.. Si tratta di lottare contro il fastidio -imbottigliamenti, spacciatori nelle strade, rumori notturni- provocati dall’arrivo di milioni di stranieri che ogni anni frequentano i 650 mila coffee shops del Paese. Maastricht e’ una citta’ piu’ toccate da questo problema grazie alla sua posizione tra le frontiere belga e tedesca, ed applica le restrizioni previste per le citta del sud. Amsterdam e le citta’ del nord, piu’ lontane da Belgio, Germania e Francia, non le applicano. Da gennaio e’ in corso un braccio di ferro tra i coffee shops della citta’ frontaliera e l’amministrazione comunale, braccio di ferro caratterizzato dalla chiusura della maggioranza dei coffee shop della citta’ e dall’apertura di procedimenti penali. Dall’inizio di giugno alcuni giudici hanno deciso che lo Stato olandese deve rimborsare i coffee shops della citta’ per una parte delle loro perdite in seguito alla decisione di divieto.
La sentenza e’ attesa per il 26 giugno.